Domani si chiude a Verona “VinItaly” dopo 5 giorni in cui sono sfilate circa 200.000 persone tra acquirenti e visitatori che hanno avuto la possibilità di contattare 4.200 espositori di tutte le parti del mondo, e che hanno visto un marcato aumento della presenza di stand francesi, austriaci e americani. Numerose sono state le degustazioni in quella che, più che una manifestazione fieristica è divenuto un incontro-crogiolo di idee e un laboratorio d’innovazioni. Particolarmente positivo è stato il dato che questa manifestazione ha sancito con il definitivo superamento del consumo di bollicine italiane rispetto al blasonato champagne francese. La crisi ha certamente influenzato i consumi. La contrazione ha colpito in primo luogo la Francia passata da 222 a 158 milioni per colpa della grande frenata dello Champagne (-22%). Per rendersi conto del valore di queste cifre l’export italiano del comparto vale 3,5 miliardi di euro e dunque il settore vino è tra le voci più importanti e positive della nostra bilancia commerciale. Anche in Italia la crisi ha influenzato i consumi di vino estero nel mercato domestico, con una riduzione di circa il 22% delle importazioni calate da 330milioni di € a 250milioni, ma oltre ad essere il frutto di un cambiamento dei gusti contiene, anche, il riconoscimento del miglioramento della qualità dei vini di casa nostra. Sono ormai valutati a 2.600.000 gl’italiani che si professano studiosi o conoscitori di vini e che si muovono annualmente tra cantine e agriturismi alla ricerca di bottiglie che hanno ricevuto riconoscimenti di denominazione d’origine controllata o garantita (DOC o DOCG) . Altri 7.500.000 sono coloro che dichiarano di partecipare almeno 3/4 volte l’anno a manifestazioni di settore che fra l’altro continua ad annoverare nuovi arrivi nella famiglia dei blasonati DOCG che sono: il Prosecco di Asolo, il Prosecco di Valdobbiadene, il già famosissimo Amarone. Ultima notizia, ma non per importanza, la fornisce il Ministero delle Politiche agricole che ha commissionato all’Ente vini – Enoteca Italiana di Siena, unico ente di diritto pubblico, una cartografia completa, un vero e proprio atlante geografico dei vini a denominazione d’origine, una descrizione precisa e minuziosa di vitigni, anche autoctoni, che sono la vera grande ricchezza d’Italia , che potrà diventare uno strumento utile per tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza di questo patrimonio nazionale.
domenica 11 aprile 2010
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