L'Italia è al sesto posto nella classifica delle prime economie nel mondo. Il reddito dei suoi cittadini è elevato. E queste conquiste ottenute in meno di 60 anni, non sono da sottovalutare visto che tutto sommato si tratta di un tempo breve se considerato con lo sguardo lungo della storia. L'aumento del benessere non si è limitato al solo PIL, totale e per abitante. Ha toccato molti aspetti della vita: dalla salute alla dimensione delle abitazioni, dall'istruzione al tempo libero. I momenti di maggiore rapidità del progresso hanno coinciso con quelli di apertura agli scambi internazionali e alla concorrenza, con il moltiplicarsi di possibilità di scelta e di libertà nei vari ambiti della convivenza civile. Da quasi un ventennio, però, l'economia italiana fatica ad avanzare e ciò sta generando disagi sociali e incertezza per il futuro. Negli ultimi anni in Europa e nel mondo è cresciuta la domanda di mobilità e le previsioni per il futuro indicano un aumento dei movimenti di traffico. Il trasporto aereo è un elemento determinante del business e del turismo nazionale e internazionale, poiché agevola gli spostamenti di massa, alimenta gli scambi culturali e con essi i benefici sociali. I sistemi aeroportuali costituiscono una fonte indiscussa di benefici economici, in particolare in quelle aree geografiche che in questo settore riconoscono la fonte primaria del loro benessere. L’aeroporto d Malpensa due anni orsono subì un taglio di voli e di traffico-passaggeri valutato a circa a 10 milioni di passeggeri, con il de-hubbing di Alitalia che sembrava aver avviato questo scalo sulla via di un inarrestabile declino. Sono stati sufficienti 2 anni e l’impegno di tutti gli operatori, pubblici, privati e gruppo dirigente della SEA a invertire la tendenza e recuperare quella domanda di traffico passeggeri che comunque esisteva sul territorio per riprendere la strada della crescita. A partire dal 28 marzo e con l’entrata in funzione degli orari estivi ben 175 voli settimanali nuovi hanno ripreso a decollare da Malpensa. C’è il ritorno al collegamento con 160 destinazioni, rispetto alle 166 servite nel 2008. 13 nuove destinazioni, tra i quali spiccano i voli diretti per Miami serviti da Alitalia e per Hong Kong serviti da Cathay Pacific e per il momento 5 nuove compagnie aeree hanno avuto la possibilità di collegare Milano all’Europa e all’Africa. Tutte queste acquisizioni sono solo una parte delle possibilità di sviluppo che l’aeroporto avrà appena saranno soddisfatte le richieste presentate da altre 6 compagnie aeree internazionali. Le nuove compagnie che già sono autorizzate ai voli sono: Bulgaria Air con 3 voli su Sofia; La compagnia libica Afriqiyah che da luglio avrà 3 voli per Tripoli e Norwegian Air Shuttle con 4 voli settimanali per Oslo. A queste sono da aggiungere Blu Express e Wind Jet. Più 8,8% l’aumento del traffico passeggeri del primo bimestre 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009. Nel frattempo la SEA ha inviato all’ Enac la richiesta per dare avvio all’iter per la sottoscrizione di un contratto di programma in deroga, come previsto dalla legge 3 agosto 2009, n.102. La legge sopracitata ha introdotto un sistema regolatorio in grado di delineare un nuovo modello tariffario per i sistemi aeroportuali di rilevanza nazionale con traffico superiore ai 10 milioni di passeggeri, “che tenendo conto dei livelli e degli standard europei, sia orientato ai costi delle infrastrutture e dei servizi, a obiettivi di efficienza e a criteri di adeguata remunerazione degli investimenti e dei capitali”. La legge consentirà alla SEA di armonizzare le tariffe, conducendo fra l’altro a un loro progressivo allineamento ai valori medi europei che sono, attualmente, superiori di circa il 50%. La norma vincola i livelli tariffari all’effettiva realizzazione degli investimenti programmati, impegno che fra l’altro la SEA si è assunta presentando un piano d’investimenti pluriennali, lo scorso 14 ottobre, al Presidente del Consiglio Berlusconi e al Ministro delle Infrastrutture Matteoli.
domenica 4 aprile 2010
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