Dopo che i tassi per i Bond greci ieri erano saliti al 12% per le scadenze a 2 anni e la società Moody’s , aveva abbassato il rating da A2 a A3, con previsione negative e quindi un altro possibile declassamento a breve, oggi il Primo Ministro greco ha chiesto al FMI e alla UE l’attivazione del prestito di 45 miliardi per le preoccupazioni che la speculazione internazionale possa arrecare nuovi danni all’economia di quel paese. Infatti nella giornata di ieri lo spread sul decennale Grecia-Germania si era portato sopra i 500 pb, allargando e investendo altri paesi cosiddetti periferici della UE la forbice. Si tratta di Portogallo, Spagna e Irlanda. Infatti nell’occhio del ciclone si erano trovati i Bond del Portogallo con uno spread a 169 pb e in contemporanea i Cds a 5 anni della Grecia avevano toccato un nuova massimo con quota superiore a 500 pb e il Portogallo era passato da 201 a 245. Purtroppo diventa sempre più affollato il campo di forte pressioni sul valore dell’Euro. Ad Atene sono iniziati i colloqui con la BCE, la Commissione europea e il FMI, ma i tempi previsti della conclusione a metà maggio, onde by-passare il turno elettorale della Germania e rendere meno dolorosa per l’opinione pubblica tedesca l’erogazione dei 8,5 mld di €, non sono compatibili con i tempi della speculazione internazionale. Ulteriori indiscrezioni che vedono peggiorare di giorno in giorno il deficit di bilancio del 2010, giunto ormai ad oltre il 13%, hanno consigliato questa richiesta in anticipo, che potrebbe essere un ponte fra una pronta erogazione da parte del FMI e i tempi più lunghi necessari ai paesi dell’Eurozona a fare fronte ai propri impegni. Le Borse, dopo la risposta positiva da parte delle autorità finanziarie internazionali presenti ad Atene, hanno ripreso a salire, dando una boccata di ossigeno anche all’Euro, riportatosi a ridosso di 1,3475 nel cambio con il dollaro.
venerdì 23 aprile 2010
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