Le Autorità monetarie statunitensi si stanno mettendo in moto per una nuova immissione di dollari nel tentativo di sostenere la più grande economia del mondo? Alcuni economisti si aspettano la riapertura delle valvole di emissioni di dollari. Durante l'autunno del 2011, i timori di una ricaduta in una nuova recessione ha potenziato l'unica domanda valida agli occhi della comunità finanziaria: la banca centrale americana ritornerà ad iniettare denaro - a colpi di centinaia di miliardi - nella macchina economica? Nelle ultime settimane, la buona notizia sul fronte del lavoro degli Stati Uniti sembrava rendere obsoleto questo dibattito. Ma non per tutti. Il team di ricerca della banca Societe Generale si attende ancora un riavvio della stampante dei dollari. Forse già nella riunione della Federal Reserve, del 25 aprile si parlerà di questo, forse c'è gia la cifra si parla di arrivare fino a $ 600 miliardi. Il movente? La velocità con cui l'attività decolla. "La Fed prevede una crescita economica dal 2,2 al 2,7% per il 2012", scrivono gli economisti guidati da Patrick Legland. È proprio la traiettoria del numero dei disoccupati a muoversi verso il basso che spinge verso l'operazione. Secondo loro, basterebbe che la crescita vacilli di una tacca in modo che il Consiglio decida sulla politica monetaria di una nuova spinta artificiale, per la più grande economia del mondo.
2.000 miliardi in tre anni
Per la terza volta in tre anni. Il primo di novembre 2008, non avendo altre armi disponibili - i tassi di interesse erano stati ridotti a zero - l'istituto guidato da Ben Bernanke fece entrare poi, in quindici mesi, 1400 miliardi di euro nei canali del sistema finanziario. Semplicemente per evitare che tutta la macchina per la concessione di credito rimanesse paralizzata. Dopo una pausa dalla primavera e all'estate del 2010, Washington fu costretta a ritornare al lavoro. Questa seconda fase è durata otto mesi e 650 miliardi di $ erogati. Le istituzioni finanziarie furono le prime ad utilizzare l'ossigeno per speculare in borsa, oro, petrolio ...Se questo arsenale è stato accantonato lo scorso giugno, la Fed ha usato un'altra arma segreta - chiamata "Operation Twist" - per rilanciare la pompa del credito. Ma deve essere conservato nel guardaroba del prossimo giugno.
Pro-memoria
Il termine anglosassone quantitative easing si traduce in italiano con "alleggerimento quantitativo" ed indica una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte della banca centrale e la sua iniezione, con operazioni di mercato aperto, nel sistema finanziario ed economico.
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