Oggi, dopo la riunione mensile del Consiglio direttivo, non ci sono state sorprese a Francoforte, perchè la BCE ha mantenuto il tasso di rifinanziamento invariato all'1% nonostante il forte aumento dell'inflazione osservato nella zona euro negli ultimi mesi. Il tasso di rifinanziamento è fermo a questo livello dal 7 Maggio 2009. Il tasso sui depositi resta allo 0,25% e il tasso di rifinanziamento marginale al 1,75%. La decisione era attesa dal mercato, soprattutto perchè gli operatori economici vogliono saperne di più circa la posizione della Banca centrale Europea sull'inflazione e sui tempi della soppressione delle misure di sostegno. Il presidente dell'istituto, Jean-Claude Trichet, terrà nel pomeriggio di oggi a Francoforte presso la sede centrale una conferenza stampa. Secondo gli analisti si dovrebbero rivedere al rialzo le previsioni di crescita per l'Eurozona per il 2011 e il 2012, e ci potrebbero essere modifiche sui prestiti alle banche. In effetti l'inflazione ha ripreso vigore in febbraio nella zona euro toccando il 2,4%, dal 2,3% di gennaio, secondo le stime pubblicate martedì dall' Eurostat, l'ufficio statistiche dell'Unione europea. Così per la seconda volta ha superato la soglia limite del 2% fissata dalle autorità monetarie, spinta dal forte aumento dei prezzi delle materie prime, un barile di greggio supera oggi i 118 dollari al barile, l’aumento del tasso di rifinanziamento può giocare un forte ruolo sulla distribuzione dei crediti e regolamentare le attività economiche. E' l'arma principale dei banchieri centrali per la lotta contro l'inflazione. Per ora, la BCE si limita ad osservare con molta attenzione l'evoluzione dei prezzi delle materie prime. Secondo il Presidente Trichet, l'inflazione rimarrà probabilmente superiore al 2% di qualche frazione di punto, per buona parte del 2011 per poi diminuire verso la fine dell'anno.
giovedì 3 marzo 2011
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