Con l'arrivo dell'autunno sono riprese le trattative nel settore e i compromessi sottoscritti nel mese di settembre hanno avuto un'impennata del 10% circa rispetto allo stesso mese del 2009. La conferma che il settore, anche in Europa, avesse un trend in salita si era avuto nel comunicato stampa con cui si era chiusa la più importante "Expo Real" che si tiene in ottobre di tutti gli anni a Monaco in Germania. Nel comunicato finale del 6 ottobre si dichiarava che: " Per la prima volta dal 2008, EXPO REAL torna a indicare una ripresa del settore. Al 13° Salone Internazionale del Real Estate e degli Investimenti Immobiliari sono giunti 37.000 operatori, fra cui 21.000 visitatori qualificati con un incremento di 1.000 operatori rispetto al 2009 e, sul fronte degli espositori, un aumento del 4 percento con 1.645 aziende presenti." I dati sono importanti perchè nel comunicare le presenze all'Expo dove ci sono quasi tutti i paesi europei, si riscontra una presenza sottodimensionata dell'Italia. Segno che spazi da coprire in quella che ormai dovrebbe essere la nuova dimensione europea per la imprenditoria italiana, ci sono a sufficienza A livello nazione, con qualche ritardo rispetto agli altri paesi UE e USA, due sono le tendenze che gl'investitori incominciano a perseguire. La prima che riguarda il settore residenziale, tende a rispondere ad una forte domanda di risparmio energetico, per richieste di case attrezzate sotto questo punto di vista. Caldaie a condensa, pompe di calore o pannelli fotovoltaici sono le richieste più pressanti anche per utilizzare al meglio le provvidenze statali per il settore. La seconda tendenza si riscontra nei nuovi format dei centri commerciali. Ci sono spazi sempre più ridotti per la vendita di prodotti alimentari,es.: i vecchi ipermercati, ma piu spazi per ristoro, sale da giochi, vendite di un mix di elettronica, abbigliamento, casalinghi, cinema e bowling. Entrano nell'attenzione degli investitori anche gli stadi. Da queto punto di vista il primo esperimento in Italia dovrebbe avvenire con il nuovo stadio della Juventus a Torino, che sarà in esercizio a fine primavera del 2011 e sarà aperto sette giorni alla settimana, anche di sera, e sarà vicino ad un ipermercato tradizionale, due grandi strutture commerciali non alimentari e 60 esercizi commerciali.
domenica 7 novembre 2010
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