Secondo il capo del FMI, Dominique Strauss-Kahn, l'UE ha bisogno di riequilibrare la sua economia. L'Unione europea deve trovare una soluzione agli squilibri economici tra gli Stati membri e facilitare il flusso di lavoratori, se vuole risolvere seriamente il problema della sua crescita.
Dominique Strauss-Kahn, nel suo discorso tenuto oggi, a Francoforte in Germania, al congresso bancario europeo, ha dichiarato che gli Stati europei dovrebbero diversificare le loro fonti di crescita, citando in particolare la necessità per la Germania di aumentare la propria domanda interna. 'Come siamo preoccupati per gli squilibri globali, dovremmo anche preoccuparci degli squilibri all'interno della zona euro. Il disavanzo delle partite correnti in alcuni paesi europei dovranno essere ridotte e allo stesso tempo in altri paesi come la Germania, la crescita dovrà essere guidata da un'attenzione alla domanda interna', ha aggiunto.
Sempre secondo Dominique Strauss-Kahn la priorità delle riforme dovrebbe andare ad un'armonizzazione delle legislazioni del mercato del lavoro della zona euro, perchè l'area dell'euro non può raggiungere il suo vero potenziale con un patchwork confuso dai mercati del lavoro segmentati. "E' ora di mettere su un piano di parità i lavoratori europei, soprattutto per quanto riguarda la tassazione del lavoro, i sistemi di prestazioni sociali, la loro portabilità e la legislazione sulla tutela dell'occupazione. Dove c'è carenza di lavoratori qualificati, i paesi europei dovrebbero cercare di facilitare l' immigrazione per soddisfare le loro esigenze ", ha ulteriormente affermato, così la crescita a lungo termine potrebbe inoltre trarre vantaggio da un approccio meno restrittivo in materia di immigrazione. Ha senso ed è portatrice di sviluppo utilizzare l'immigrazione per affrontare problemi di mancanza di manodopera qualificata come è stato fatto in Nord America".
Dominique Strauss-Kahn, nel suo discorso tenuto oggi, a Francoforte in Germania, al congresso bancario europeo, ha dichiarato che gli Stati europei dovrebbero diversificare le loro fonti di crescita, citando in particolare la necessità per la Germania di aumentare la propria domanda interna. 'Come siamo preoccupati per gli squilibri globali, dovremmo anche preoccuparci degli squilibri all'interno della zona euro. Il disavanzo delle partite correnti in alcuni paesi europei dovranno essere ridotte e allo stesso tempo in altri paesi come la Germania, la crescita dovrà essere guidata da un'attenzione alla domanda interna', ha aggiunto.
Sempre secondo Dominique Strauss-Kahn la priorità delle riforme dovrebbe andare ad un'armonizzazione delle legislazioni del mercato del lavoro della zona euro, perchè l'area dell'euro non può raggiungere il suo vero potenziale con un patchwork confuso dai mercati del lavoro segmentati. "E' ora di mettere su un piano di parità i lavoratori europei, soprattutto per quanto riguarda la tassazione del lavoro, i sistemi di prestazioni sociali, la loro portabilità e la legislazione sulla tutela dell'occupazione. Dove c'è carenza di lavoratori qualificati, i paesi europei dovrebbero cercare di facilitare l' immigrazione per soddisfare le loro esigenze ", ha ulteriormente affermato, così la crescita a lungo termine potrebbe inoltre trarre vantaggio da un approccio meno restrittivo in materia di immigrazione. Ha senso ed è portatrice di sviluppo utilizzare l'immigrazione per affrontare problemi di mancanza di manodopera qualificata come è stato fatto in Nord America".
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