sabato 31 ottobre 2009
Exit strategy
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venerdì 30 ottobre 2009
Ritorna la fiducia sui mercati
La Cina, lancia segnali di grande slancio economico e componente essenziale dell’economia mondiale. Con un incremento del proprio PIL che anche quest’anno si prevede in crescita del 8,9%, e produzione industriale del 13,9%, rispetto al 12,8 dell’anno 2008. A questa aspettativa si può aggiungere la constatazione che la Banca centrale si è fermata nell’opera di lenta rivalutazione della moneta locale. In Giappone il governatore Masaaki Shirakawa ha dichiarato in un incontro di pochi giorni a Tokyo che in Asia Orientale la ripresa ha iniziato a correre più veloce delle aspettative. In settimana si attendono i risultati macroeconomici europei e italiani. I segnali di fiducia vengono da alcuni settori, dove l’energia ha ricuperato spazi da quando il barile si è riportato a ridosso degli 80 dollari con qualche picco a 81,50. Buone le performance degli alimentari e telefonici.Nel settore automobilistico bene i risultati della Fiat e del settore ricambio come la Valeo francese, meno della Peugeot.
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L’intelligenza italiana agguanta l’alta velocità
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martedì 27 ottobre 2009
La crisi economica aiuta l’economia verde
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domenica 25 ottobre 2009
I consumatori e il loro potere
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sabato 24 ottobre 2009
La finanza e le speculazione finanziarie
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Petrolio, il carburante dell’economia
Essa prevede la nascita di un’ agenzia internazionale aperta a tutti i paesi produttori e consumatori di greggio, nella massima trasparenza che gestisca domanda e offerta del greggio. Un fondo stabilizzatore che eviti picchi e cadute di prezzo insieme alle necessità di gestire in determinati periodi le capacità inutilizzate di approvvigionamenti o di mancanza di prodotto. Il problema esiste, ma non riguarda solo il prezzo del petrolio. Affrontare con competenza la situazione, in un ottica di controllo dei flussi finanziari di moneta calda può aiutare la gestione del problema. Infatti sarebbe interessante capire perché sino ad oggi alcuni settori, come l’immobiliare, hanno trovato ingenti capitali per finanziarsi, sino a far crescere una bolla speculativa che ha devastato l’economia di paesi come gli USA e la Spagna, tanto per citarne due, e non si sono trovati capitali e sbocchi sufficienti nel mercato degli investimenti sull’energia.
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giovedì 22 ottobre 2009
Aumenta la fiducia nella ripresa.
In USA i primi accertamenti sui i dati di settembre del settore industriale riscontrano un aumento dall’0,7% di agosto allo 0,9% di settembre.
In Europa: In Francia l’indice INSEE nel settore manifaturiero passa da 85 a 87. Per tutta l’area euro l’indice passa da 49,3 a 50. Per i PMI servizi da 50,9 a 51,3.
Per la Germania l’indice IFO per ottobre prevede solo un modesto aumento da 91,3° 92.
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mercoledì 21 ottobre 2009
Migliorano le previsione per le grandi banche d’investimento USA
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Acquisto prima casa, quale mutuo?
La necessità di contrarre un mutuo per comprare finalmente la casa agognata, vede impegnata una persona o spesso una coppia nella difficile scelta per un lungo periodo, venti/trent’anni anni, con una uscita certa, rispetto a entrate meno certe. Per cui dopo aver fatto questa scelta bisogna iniziare la valutazione dell' offerta più confacente alle proprie risorse. Mutuo a tasso variabile, a rata costante o tasso fisso? Qualche esempio può aiutare a meditare la scelta. Una delle più accreditate banche in Italia offre per un mutuo a 20 anni e importo superiore ai 100.000 € , con tre possibilità.
Tasso variabile su indice BCE calcolato a 1,50% annuo più uno spread 1,25, tot. 2,75%. Mutuo a rata costante nei primi 10 anni a un tasso comprensivo di spread 0,95% e uno tasso Euris del 3,46% tot. 4,41 all’anno, ma in questo caso non c’è certezza della data di fine mutuo. E il tutto è ricontrattabile per il periodo restante. Mutuo a tasso fisso al 5,60% annuo. Come si vede il tasso fisso rispetto al tasso variabile BCE costa il doppio.
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martedì 20 ottobre 2009
Stabilità finanziaria o stabilità dei prezzi
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lunedì 19 ottobre 2009
Attenzione al toro, ovverossia non tuttociò che brilla è oro.
La risalita del prezzo del petrolio a oltre 75 dollari al barile se da una parte rischia di riaccendere qualche pressione inflazionistica, dall’altra fornisce capitali di spesa e investimenti ai paesi esportatori di barili. Anche le azioni di società e i titoli finanziari legati alle materie prime hanno tratto benefici dalla ripresa. Tutto va bene dunque? Attenzione all’oro, su questo metallo la speculazione sta soffiando alla grande. L’oncia a oltre 1050 dollari, e, la moneta verde che si svaluta continuamente rispetto all’Euro, Yen etc. fanno risuonare qualche campanello d’allarme. Questi segnali possono indicare che, oltre un interessamento vero per il metallo ,che alcuni players di settore stanno spostando il loro patrimoni dai dollari ad altre monete passando dal lingotto. Gli analisti di mercato valutano in circa 20 volte superiore i titoli finanziari rispetto al prodotto fisico disponibile per cui se dovesse scoppiare la bolla ne potremmo vedere delle belle,
con un’altra mazzata per la credibilità delle banche e di tutti coloro che speculano nel settore.
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sabato 17 ottobre 2009
La ripresa in USA avanza, la speculazione pure?
Se questi segnali saranno seguiti a breve dall’aumento dei prezzi del settore agricolo, avremo uno scenario già visto prima della crisi. Comunque già ora le grandi banche USA incominciano a macinare grossi utili, in contemporanea alla crescita dei bonus per i loro manager.
Larry Summers, consigliere economico del presidente USA in un convegno organizzato a New York dall’Economist ha richiamato le banche a una nuova etica, parafrasando una frase del presidente Kennedy “ non chiederti quello che l’America potrà fare per te, ma chiediti quello che tu puoi fare per l’America” ha chiesto alle banche USA che hanno beneficiato d’ingenti iniezioni di crediti nell’ultimo annuo, di non dimenticare gli 8 mln di nuovi disoccupati che si avranno nel 2009 in Usa. Summers auspica nuove regole a difesa dei clienti bancari tartassati con interessi ai massimi livelli qualora i loro conti correnti vadano in rosso e nuove regole anche per i mercati finanziari da concordare a livello internazionale visto, i riflessi che possono avere nel commercio mondiale e suoi valori di cambio. Attualmente le disponibilità di Cina Russia, Giappone e paesi dell’area del Golfo ammontano a circa 20mila mld di dollari e nessuno auspica un trasloco in massa su altre monete in tempi rapidi, ne tantomeno caos nei cambi che si possono rivelare esiziali per l’economie dei paesi emergenti e non solo per quelli.
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venerdì 16 ottobre 2009
Segnali forti per lo sviluppo del Sud
La logica dell’ammodernamento dell’ Italia passa anche da opere come queste. Per chi fa turismo basterebbe una visita nel Nord Europa e contare le decine di ponti che la Danimarca ha costruito nell’ultimo decennio per collegare le sue isole alla terraferma. Una di questa infrastrura, metà ponte metà tunnel, collega addirittura la Danimarca con la Svezia.E ancora val la pena di ricordare i 53 km. del tunnel sotto la Manica. Altre buone notizie sono il completamento della Sa/Rc entro il 2014 già completamente finanziato e il prossimo piano per il Sud che dovrebbe vedere la luce entro la fine d’anno.
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giovedì 15 ottobre 2009
Le leggi dell’economia e la vita quotidiana.
Il ponte sullo stretto di Messina per Berlusconi è una opera primaria da fare urgentemente per avvicinare la Sicilia all’Italia, per l’opposizione ci sono prima gli interventi per risanare i costoni montani che franano. Il pensiero che una linea ferroviaria unisce molto più velocemente il sud al nord del paese con tutte le ricadute economiche inimmaginabili di questo se ne parla poco o niente. Il Ministro per il turismo e lo sport Brambilla lancia la proposta di aprire una sala da gioco in tutti gli hotel a 5 stelle, per rilanciare il turismo. La Federazione alberghiera annuncia grandi perplessità. E’ vero che gli hotel a 5% stelle in Italia sono 270 e che Taormina, una delle località turistiche più rinomate del mondo, potrebbe avere 7 sale giochi, ma basterebbe mettere un filtro per ogni località, in base a dei parametri da scegliere o da concorcordare. Lo scudo fiscale a detta di alcuni premia gli evasori fiscali del passato, ma il loro rientro dovrebbero anche finanziare gli investimenti in Italia. Magari qualcuno dovrebbe ricordare che la curva delle tasse in Italia e irrealistica e che dovrebbe essere al più preso rivista anche in base all’inflazione dell’ultimo lustro. Guardando la voglia di fare o di cambiare che in questo giorni invadono i giornali e le televisioni italiane forse un atto di pragmatismo potrebbe essere la rilettura di una antica preghiera di Tommaso Moro: “ Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare, dammi la saggezza di accettare quelle che non posso cambiare e dammi la saggezza per distinguere tra le une e le altre”.
Insomma come dire tieni presente il diavolo e l'acquasanta.
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mercoledì 14 ottobre 2009
Nel mondo del credito, qualcosa si muove.
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martedì 13 ottobre 2009
Uno sguardo sulla economia Usa
Sostenute le vendite anche nei comparti ciclici come Cementieri, Costruzioni e Risorse di base, aiutate dalla debolezza del dollaro che facilita le loro vendite in campo internazionale. Bene Fiat, sostenuta dalla dichiarazione dell’A.D. Marchionne che prefigura il ritorno all’utile operativo della Chrysler nel prossimo biennio. Bene i bancari dopo i giudizi positivi espressi dagli organismi internazionale. Inoltre le banche USA dovrebbero trarre profitto dal robusto volume di trading di questi mesi e di una certa stabilizzazione degli accantonamenti a difesa dei patrimoni. Poiché numerose banche europee hanno già deliberato aumenti di capitali per migliorare i loro coefficienti patrimoniali, gli operatori del settore si aspettano analoghe iniziative
nel settore bancario USA. I futuri coefficienti che sono allo studio del Fondo per la stabilizzazione finanziaria, organismo guidato dal nostro Governatore della Banca d’Italia, sono state deliberati dall’ultimo G20.
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lunedì 12 ottobre 2009
Il toro in borsa fa sul serio
Il petrolio è arrivato sopra i 73 dollari al barile, il massimo da 6 settimane. In buona compagnia dell’oro che viaggia ai massimi, entrambi beneficiari di un dollaro debole. A Milano a p.zza Affari il gruppo Fiat guadagna il 6,29% portando il valore dell’azione sopra gli 11 euro. Su questo valore incide l’ipotesi annunciata dall' A.D. Marchionne di un possibile collocamento azionario della Chrysler nel prossimo anno. La Exor ( +7,14%) conferma a mezzo John Elkan l’attenzione sulla Fideraum.
Tiscali addirittura oltre 300% all’annuncio di un aumento del capitale di 180 milioni di euro.
Milano oggi il FTSE-Mib è a +1,52%, FTSE All Share a +1,77%.
In Europa: Francoforte a + 1,46%, Parigi a + 1,22%, Londra a +1% .
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domenica 11 ottobre 2009
Immobili avanti con cautela
Discorso uguale per gl’investitori professionali che hanno necessità d’investire. Da diversi mesi i il mercato è fermo, i prezzi scontano lo sgonfiamento di bolle speculative e sembrano stabilizzarsi, la liquidità è abbondante il terreno si fa sempre più favorevole per operazioni di acquisizione a prezzi veramente interessanti.
Per una equilibrata presenza nel mercato ormai globale, un allargamento del proprio orizzonte all’ estero, con l’euro sempre più forte, è una scelta che diversi operatori del settore stanno prendendo in seria considerazione.
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Arriva la ripresa Finalmente buone notizie
Produzione industriale più 7% in agosto, risultato che non si vedeva dal 1990.
Aumento della produzione del 5,9% nel terzo trimestre di quest’anno.
Più 45% nel settore auto, con effetto trainante nell’indotto con indici medi superiore al 10%.
L’OCSE individua nell’Italia e nella Francia le locomotive della ripresa.
L’Italia, nel CLI (component leading Indicator) super-indice dell’OCSE registra un + 10,4% su base annua.
Se a tuttociò si aggiunge che la BCE, giovedì scorso, ha confermato il tasso di sconto ordinario all’1%, con prospettive di stabilità per alcuni mesi, c’è veramente da aspettarsi una buona ripresa autunnale.Incidenti di percorso sono e saranno sempre possibili, ma è difficile non tener conto dei segnali che arrivano.
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giovedì 8 ottobre 2009
Tassi e monete
Quanti anni potrà reggere l’economia americana e il dollaro ad assorbire il 70% del surplus di fondi delle nazioni più aggressive nel commercio mondiale?
Oggi l’oro ha sfondato la quota di 1.050 dollari l’oncia; è solo speculazione, o ci sono acquisti veri dietro questa impennata? Fra i paesi che temono di più per i propri investimenti in dollari c’è la Cina che lancia segnali di forte preoccupazione. Nelle ultime settimane ha più volte richiesto al Fondo Monetario internazionale una nuova valuta globale al posto del dollaro. Cosa faranno Giappone, Germania, Russia e Emirati Arabi che sono gli altri grossi investitori nel debito pubblico USA?
Nessuno di loro pensa a un rapido allontanamento dal dollaro, pena l’impazzimento dei tassi e dei cambi, ma è indubbio che la perdita continua di potere d’acquisto di questa moneta, pesa e peserà sempre di più nelle decisioni della loro classe politica
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mercoledì 7 ottobre 2009
Tassi e mutui stabili
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martedì 6 ottobre 2009
Euro Dollaro trend in salita
Di pari passo quando il dollaro scende si rivalutano petrolio, oro e altri bene rifugio. Oggi occorrono quasi 3 dollari per 2 euro. Se la politica monetaria Usa non cambia, sia pure gradualmente, e continua a finanziare il deficit pubblico per mantenere un trend di vita troppo alto rispetto alle risorse disponibili, non è difficile prevedere che alla fine dell'anno il cambio sarà di 2 dollari per 1 euro. Il grosso pericolo che s'intravede all'orizzone è che le banche centrali dei paesi emergenti, accentuino la corsa al cambio delle loro riserve dal dollaro all'euro, con conseguenze pesanti nel commercio mondiale.
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lunedì 5 ottobre 2009
Scudo fiscale un affare di massa
Piccoli e medi imprenditori, liberi professionisti e commercianti hanno tutto l'interesse a far rientrare questi capitali in Italia nella loro piena disponibilità.
Infatti da una parte i costi bancari esteri, dall'altra alcune difficoltà obbiettive di gestione, ed ancora gli annullati rischi di cambio con la valuta comune, consigliano di riportare al più presto a casa queste somme. Inoltre le facilitazioni previste dal governo per gli imprenditori che investono o reinvestono nuovi capitali di rischio in attività produttive, rendono ancora più appetibile questo scudo fiscale.
Poichè la legge si estende anche a opere d'arte, gioielli, cavalli etc., quale soddisfazione per i detentori di poterli offrire alla vista di amici, parenti, conoscenti quale segni tangibili del proprio "status simbolo".
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domenica 4 ottobre 2009
Mutui casa
I fattori sono diversi:
- La fiducia conquistata dalla BCE nella strenua difesa dall'inflazione.
- La trasparenza e la scadenza mensile degli aggiornamenti.
- La forza sui mercati monetari che ha saputo dare in questi anni all'Euro.
- La prontezza e la vastità dell'intervento monetario che ha saputo dara al mondo bancario quella
liquidità che ha preservato la loro attività da rovinosi fallimenti.
In questo momento di crisi del settore immobiliare, questi parametri possono dare agli investitori un orizzonte temporale di una certa tranquillità nell'accendere nuovi mutui casa, che aiutano l'espansione del mercato immobiliare e l'uscita dalla crisi
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Banche e bonus
Alla luce di questo avvenimento sarà interessante osservare il comportamento delle banche italiane, alcune delle quali non hanno avuto bisogno di aumentare il loro patrimonio a mezzo dei
"Tremonti-bond" e sopratutto non hanno corso rischi di fallimento.
Che ci sia una via italiana allo sviluppo del settore?
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