lunedì 19 ottobre 2009

Attenzione al toro, ovverossia non tuttociò che brilla è oro.

Con FTSE MIB che segna un incremento di circa il 25% da inizio anno, e previsioni di nuovi balzi in avanti sino a dicembre è tornato il sorriso per i risparmiatori. Diversi sono i pilastri sui cui poggia la fiducia nel prossimo futuro. Tassi BCE stabili, liquidità monetaria abbondante, nessuna strategia d’uscita da questa liquidità nel mercato, per il momento, da parte di alcuni economisti, c’è solo l’auspicio a pensarla.
La risalita del prezzo del petrolio a oltre 75 dollari al barile se da una parte rischia di riaccendere qualche pressione inflazionistica, dall’altra fornisce capitali di spesa e investimenti ai paesi esportatori di barili. Anche le azioni di società e i titoli finanziari legati alle materie prime hanno tratto benefici dalla ripresa. Tutto va bene dunque? Attenzione all’oro, su questo metallo la speculazione sta soffiando alla grande. L’oncia a oltre 1050 dollari, e, la moneta verde che si svaluta continuamente rispetto all’Euro, Yen etc. fanno risuonare qualche campanello d’allarme. Questi segnali possono indicare che, oltre un interessamento vero per il metallo ,che alcuni players di settore stanno spostando il loro patrimoni dai dollari ad altre monete passando dal lingotto. Gli analisti di mercato valutano in circa 20 volte superiore i titoli finanziari rispetto al prodotto fisico disponibile per cui se dovesse scoppiare la bolla ne potremmo vedere delle belle,
con un’altra mazzata per la credibilità delle banche e di tutti coloro che speculano nel settore.

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