mercoledì 21 ottobre 2009

Acquisto prima casa, quale mutuo?

Comprare casa diventa una cosa sempre più difficile in questo tempo in cui i nostri politici, ma anche la Confindustria, si dilettano a proporre una discussione se i nostri concittadini preferiscono il posto fisso rispetto ad una flessibilità che sconfina spesso nella precarietà per la maggior parte dei giovani insita nello scenario attuale del nostro mondo del lavoro.
La necessità di contrarre un mutuo per comprare finalmente la casa agognata, vede impegnata una persona o spesso una coppia nella difficile scelta per un lungo periodo, venti/trent’anni anni, con una uscita certa, rispetto a entrate meno certe. Per cui dopo aver fatto questa scelta bisogna iniziare la valutazione dell' offerta più confacente alle proprie risorse. Mutuo a tasso variabile, a rata costante o tasso fisso? Qualche esempio può aiutare a meditare la scelta. Una delle più accreditate banche in Italia offre per un mutuo a 20 anni e importo superiore ai 100.000 € , con tre possibilità.
Tasso variabile su indice BCE calcolato a 1,50% annuo più uno spread 1,25, tot. 2,75%. Mutuo a rata costante nei primi 10 anni a un tasso comprensivo di spread 0,95% e uno tasso Euris del 3,46% tot. 4,41 all’anno, ma in questo caso non c’è certezza della data di fine mutuo. E il tutto è ricontrattabile per il periodo restante. Mutuo a tasso fisso al 5,60% annuo. Come si vede il tasso fisso rispetto al tasso variabile BCE costa il doppio.

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