giovedì 15 ottobre 2009

Le leggi dell’economia e la vita quotidiana.

Quando l’economia va bene tutti sono contenti e ognuno pensa a trarre profitto di ogni momento, ma quando come in questo momento, i problemi sono tanti e non c’è certezza del futuro, tutti pensano di avere la sola ricetta giusta per uscire dal pantano, addossando all’avversario politico o concorrente le colpe delle difficoltà. Assistiamo in questi giorni a diverse proposte della maggioranza che l’opposizione costantemente boccia.
Il ponte sullo stretto di Messina per Berlusconi è una opera primaria da fare urgentemente per avvicinare la Sicilia all’Italia, per l’opposizione ci sono prima gli interventi per risanare i costoni montani che franano. Il pensiero che una linea ferroviaria unisce molto più velocemente il sud al nord del paese con tutte le ricadute economiche inimmaginabili di questo se ne parla poco o niente. Il Ministro per il turismo e lo sport Brambilla lancia la proposta di aprire una sala da gioco in tutti gli hotel a 5 stelle, per rilanciare il turismo. La Federazione alberghiera annuncia grandi perplessità. E’ vero che gli hotel a 5% stelle in Italia sono 270 e che Taormina, una delle località turistiche più rinomate del mondo, potrebbe avere 7 sale giochi, ma basterebbe mettere un filtro per ogni località, in base a dei parametri da scegliere o da concorcordare. Lo scudo fiscale a detta di alcuni premia gli evasori fiscali del passato, ma il loro rientro dovrebbero anche finanziare gli investimenti in Italia. Magari qualcuno dovrebbe ricordare che la curva delle tasse in Italia e irrealistica e che dovrebbe essere al più preso rivista anche in base all’inflazione dell’ultimo lustro. Guardando la voglia di fare o di cambiare che in questo giorni invadono i giornali e le televisioni italiane forse un atto di pragmatismo potrebbe essere la rilettura di una antica preghiera di Tommaso Moro: “ Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare, dammi la saggezza di accettare quelle che non posso cambiare e dammi la saggezza per distinguere tra le une e le altre”.
Insomma come dire tieni presente il diavolo e l'acquasanta.

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