Domani 15 ottobre il CDM dovrebbe esaminare il progetto del Ministro delle Finanze che rende più agevoli i finanziamenti alle aziende del Sud-Italia, comprese le piccole e medie. Sarà una risposta pragmatica per ribattere all’accusa di chi dice che questo governo ha tradito il Sud, ma potrà essere anche lo strumento che farà da cartina di tornasole per comprendere cosa ne pensa e come si muoverà il mondo imprenditoriale del Mezzogiorno.Questa banca, o meglio questo Istituto finanziario di diritto privato era già previsto nella finanziaria del 2008 decreto 112 che ne prevedeva la nascita con un fondo pubblico di 5 mln di euro da restitutire allo stato in 5 anni. La novità sta nel fatto che questa banca potrà emettere speciali bond-sud con scadenza superiore a 18 mesi agevolati nella tassazione al 5% anziché al 12,50%, che gli acquirenti dovranno detenere per almeno 1 anno. Questa banca del Sud o del Mezzogiorno, oltre a utilizzare gli sportelli delle banche del credito cooperativo, si appoggerà all’Ente Poste, forte di 14.000 sportelli in tutto il territorio nazionale. In questo modo le Poste Italiane potranno fare quel salto di qualità che inseguono da decenni, sempre osteggiato dal settore bancario, che in alcuni momenti non ne hanno consentito l’ingresso nel circuito bancomat, che poteva agevolare il pagamento dei bollettini agli utenti postali. Ironia della sorte perché nel 1998 fu l’attuale Corrado Passera allora A.D. delle Poste e oggi A.D. di Banca intesa S.Paolo a riorganizzare ex novo l’Azienda, creando il settore Bancoposta, separato dal Movimento postale, un nuovo look, molto attraente e migliorandone l’efficienza.
mercoledì 14 ottobre 2009
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