mercoledì 13 luglio 2011

Debito sovrano della Grecia, nuove difficoltà

La BCE è la fonte principale di finanziamento per le banche greche, che hanno preso in prestito 97 miliardi e 500 milioni di € in maggio, in aumento rispetto ai circa 87 miliardi € del mese precedente. La BCE, lo scorso anno, aveva sospeso la soglia del rating minimo per i bond's della Grecia dopo che le sue richieste erano state tagliate fuori dal credito internazionale. Ora gl'Istituti di credito possono prendere in prestito ciò di cui hanno bisogno per un massimo di tre mesi a fronte di garanzie determinate a discrezione della banca centrale. I funzionari della BCE hanno insistito su più dure misure di austerità perchè sono l'unico modo di uscire fuori dal pantano del debito, anche se in conflitto con il blocco tedesco guidato dai ministri delle finanze che hanno cercato di scaricare una parte dell'onere del rinnovo su un piano di salvataggio parzialmente a carico degli investitori. In una conferenza stampa del 7 luglio, Trichet ha ripetutamente affermato, sotto un fuoco di fila di domande che la BCE si atterrà al suo approccio di continuare a dire di no a "un selective default o ad un evento creditizio". Le società di rating tra cui Standard & Poor e Fitch Ratings hanno dichiarato che la Grecia sarebbe stata, almeno temporaneamente e parzialmente in default nominale se i creditori avrebbero dovuto procrastinare la scadenza dei titoli fino al 2014. Utilizzando l'assistenza di liquidità, le banche potrebbero portare in pegno "attività non tradizionali collaterali della BCE, come i mutui, i prestiti aziendali di piccole e medie dimensioni o i prestiti di spedizione "alla banca centrale greca, in cambio di liquidità, ha detto Laurent Fransolet, capo della strategia europea in materia Fixed Income di Barclays Capital a Londra. Alla fine di maggio, le banche greche avevano cira 79 miliardi di € impegnati nel credito alle famiglie. Il programma funziona a discrezione della banca centrale, "per cui è molto flessibile, ma anche trasparente" ma porta "preoccupazioni nel bilancio della banca centrale greca", ha detto Fransolet. L'ammontare dei prestiti della banca centrale, in questo caso ha probabilmente superato la base di capitale della banca centrale di 1,7 miliardi di euro, e viene creata attraverso l'espansione del bilancio della banca stessa. Tutto ciò potrebbe rendere inadempiente la Grecia e potrebbe essere necessario aiutare il presidente Trichet nel salvaguardare la liquidità della BCE. Infatti Trichet ha minacciato di rifiutare per default le obbligazioni greche come garanzia bancaria di liquidità della BCE che rimane in vigore dopo che i ministri delle finanze europei non sono riusciti a concordare misure per arginare la crisi del debito della regione. In una situazione di default, i finanziatori greci potrebbe invece ottenere un aiuto straordinario, a breve termine con un programma di prestiti dalle banche centrali nazionali come è successo per l'Irlanda, hanno detto gli economisti di Deutsche Bank AG, Barclays Capital e BNP Paribas SA. Il pericolo di un tale evento ha guadagnato credibilità creando una persistente speculazione sulla prospettiva della Grecia inadempiente allargando il contagio regionale che ha prodotto un'impennata dei rendimenti obbligazionari e un calo delle azioni in vari mercati borsistici dal Portogallo all'Italia. Jens Weidmann, membro tedesco del Consiglio direttivo della BCE ha dichiarato al giornale Die Zeit in un'intervista pubblicata oggi che "una linea rossa deve essere disegnata" per proteggere la banca centrale per avere minato la sua credibilità. "Non è nostro compito finanziare le banche insolventi, per non parlare dei paesi, perché l'Eurosistema presta soldi solo a fronte di garanzie adeguate".

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