Dopo vari incontri durati oltre 48 ore e con 140 persone, partecipanti a vario titolo come responsabili dell’ establishment dell’Europa a 16 (Eurozona) e a 27 (UE) finalmente il grande salvataggio è stato varato mettendo a disposizione 440 miliardi di euro in linee di credito o garanzie, 60 miliardi di altri prestiti direttamente dal bilancio UE mentre il Fondo Monetario Internazionale dovrebbe mettere sul piatto ulteriori 250 miliardi di Euro, in forma di prestiti disponibili per i paesi in difficoltà. I 27 ministri delle finanze UE hanno annunciato un pacchetto di dimensioni enorme quasi "all'americana", come quello che la FED lanciò in USA per salvare le banche dopo il fallimento della L.B. di 750 miliardi di euro, pari circa a $1 trilione (1000 miliardi di dollari) che dovrebbe essere sufficiente per bloccare almeno nel breve termine la speculazione anti-Euro, prevenire il panico da collasso e fermare il diffondersi del contagio dalla Grecia agli altri paesi PIGS. IL sostegno all’ Euro dopo l'annuncio del super piano di salvataggio da $1 trilione varato da UE, FMI e BCE, così come dell'acquisto di bond, sarà solo "temporaneo". L’Euro ha subito recuperato quota e dopo aver toccato un massimo intraday di 1.3094 (+2,7%) sull'onda dell'euforica accoglienza al piano, ha poi cominciato a retrocedere per il prevalere di una visione più realistica delle difficoltà in cui si trova tuttora l'Europa e probabilmente ancora per molto tempo, per cui i realizzi hanno fatto scivolare la moneta unica sotto quota 1.28 (€/USD) Le borse invece, sotto la supervisione del sistema bancario (i maggiori rialzi di prezzo sono proprio delle banche) si sono mosse tutte verso l’alto mettendo a segno fortissimi incrementi, anche per via delle ricoperture selvagge degli short. Allo stato attuale dell’arte è doveroso che finalmente la Commissione Europea e i vari governi nazionali facciano partire tutte quelle azioni che permettano di coordinare politicamente la vita della UE. Una moneta, senza stato, potrà essere sempre in balia delle varie speculazioni e dei poteri transazionali finanziariamente forti . Non si può essere una grande potenza economica, senza essere anche una potenza politica sovrana.
martedì 11 maggio 2010
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