Domani il Governatore della Banca d’Italia leggerà le considerazioni annuali sulla situazione economica italiana e le prospettive nel prossimo futuro. L’attesa è forte perché dalle sue valutazioni si potrà comprendere se il giudizio dato dalla Banca d’Italia sulla proposta del Ministro dell’Economia di come affrontare la crisi economica nella parte italiana dell’Eurozona sia positivo oppure no. E’ probabile che ci saranno luci ed ombre in quanto la parte che riguarda i tagli, almeno quelli sopravvissuti agli assalti delle varie lobby, è da considerare senz’altro positiva. Altre considerazione positive verranno dal procrastinarsi nel tempo, 12 – 18 mesi dell’andata in pensione dei lavoratori dipendenti nel primo caso, autonomi nel secondo caso, ma a questo punto le attese si concentreranno nel disegno di legge che il parlamento dovrà esaminare e licenziare, e che dovrà contenere altri tagli strutturali ai centri spese che pure esistono nei bilanci delle varie istituzioni locali a cominciare dalle Regioni, Provincie Comuni e la miriade di comitati ed aziende che macinano sostanziosi deficit. Questo scenario si colloca in un momento di forte dinamismo delle PMI italiane che partecipano quasi settimanalmente a missioni all’estero, ultima in questi giorni in Cina forte di una delegazione di 600 persone, in rappresentanza di 236 aziende e 9 banche. Altra nota positiva sono i dati dell’esportazione con un incremento del 6,9%, e dei dati d’incremento delle vendite al dettaglio, nella grande distribuzione del 2,3% a marzo. Invece, nel panorama internazionale, l’avversione al rischio sui mercati sta condizionando anche i corsi delle materie prime; il greggio ha terminato la terza settimana consecutiva in ribasso, arrivando a quotare i 73 dollari al barile (minimo a 64,24). Al momento sembra essersi ridimensionato l’effetto speculativo con focalizzazione sui timori di una flessione della domanda di petrolio per i prossimi trimestri. Non si comprende ancora quali possono essere gli effetti devastanti e le ripercussioni economiche, dei barili perduti in mare dalla piattaforma BP nel Golfo del Messico. In generale il mercato è influenzato anche dalle incertezze sul comparto finanziario, dopo l’approvazione da parte del Senato statunitense della più importante riforma sul Sistema Finanziario dalla Grande Depressione. Il piano prevede, in particolar modo, restrizioni alle banche sull’attività di trading di proprietà e la creazione di un’agenzia a protezione dei consumatori, con lo scopo di prevenire abusi nell’erogazione di prestiti e mutui ed evitare quindi successive ripercussioni sull’economia reale. In questa partita a scacchi che si sta svolgendo sui mercati finanziari globali per l’Italia e i paesi dell’Eurozona, orientati all’esportazione come l’Italia e la Germania, si potrebbe presupporre che un Euro basso sino alla prossima estate, insieme a tassi bassi d’interessi praticati dalla BCE, possano essere un buon tonificante della ripresa dell’economia. Il tempo a disposizione è quello consentito dai mercati, quando decideranno d’intervenire sul corso delle monete, comprando Euro contro Dollari, in quanto l’indebitamente USA è senz’altro superiore a quello europeo, lo scenario cambierà di nuovo.
domenica 30 maggio 2010
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