lunedì 3 maggio 2010

Nucleare USA ? Yes we can

Parafrasando il leit-motiv della campagna elettorale il Presidente Obama sembra aver adottato questo slogan per lo sviluppo futuro di energia nel grande paese americano.
La tragedia delle piattaforme BP nel Golfo del Messico, le devastazione ecologiche della zona e i danni economici procurati stanno dando nuovo spazio all’energia nucleare. Nel discorso all’Unione del 28 gennaio u.s. il Presidente Obama aveva fissato quattro priorità per il Governo, la prima era rilanciare l’occupazione ( 7 milioni di posti di lavoro persi nel giro di 15 mesi), la seconda sostenere l’innovazione soprattutto nell’energia rinnovabile e nucleare, poi la riforma della finanza e l’aumento dell’export. Per quanto riguarda il settore energetico l’obbiettivo dell’Amministrazione per i prossimi anni, per ridurre i rischi di cambiamenti climatici e mettere fine alla dipendenza americana dal petrolio straniero è sviluppare il settore dell’energie rinnovabili e il nucleare. L’obbiettivo da perseguire è di un taglio dell’80% nelle emissioni di CO2 nel 2050 e la fine della dipendenza dall’import di greggio entro i prossimi 10 anni, creando contestualmente 5 milioni di posti di lavoro. In quel discorso il Presidente Obama annunciò lo stanziamento di 8,3 miliardi di dollari per la costruzione di due nuove centrali nucleari in Georgia della Southern Company quale primo passo di uno stanziamento che globalmente supererà i 18 miliardi di dollari. Gl’impianti, ora avviati a costruzione, saranno terminati entro il 2016 e 2017, e daranno lavoro a 3000 persone creando 850 posti di lavoro stabili. Le centrali produrranno energia elettrica per le necessità di 1,4 milioni di abitanti. Questi concetti sono stati ribaditi a metà febbraio fra gli operai del Maryland, in coerenza con la sua fede ambientalista, ma rompendo a sinistra, spazzando via anni di scontri ideologici pro e contro l’atomo civile. Egli pur dichiarando di essere a conoscenza di opinioni differenti nel pubblico americano, ha fatto presente che la nazione non si può permettere il lusso di rimanere ferma aspettando gli eventi. A favore dell’atomo ci sono argomenti economici: l’opzione nucleare è anche la soluzione migliore contro “il cambiamento climatico, perché una centrale atomica, a parità di energia prodotta evita l’inquinamento proveniente da 16 milioni di tonnellate di carbone. E’ come se si togliesse dalla strada 3,5 milionidi auto per un anno. La nuova strategia del Presidente sposta l’attenzione sul miglior impatto del nucleare sul clima più che sull’ energia.

0 commenti: