domenica 23 maggio 2010

I danni economici dalla chiazza di petrolio BP nel Golfo del Messico

Il presidente USA, Barack Obama, nel tradizionale discorso radiofonico di ieri, sempre più irritato dalla vicenda BP, ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta per indagare nei dettagli sulle responsabilità della fuori-uscita di petrolio nel Golfo che ogni giorno che passa appare come la più grande tragedia ecologica del continente americano. A presiederla, saranno un ex Governatore della Florida, l’ex senatore Bob Graham, e l’ex numero uno dell’Environmental Protection Agency (Epa, l’equivalente del nostro ministero dell’ambiente), William Reilly. Secondo alcune fonti, un’ipotesi a cui sta lavorando l’Epa è di mettere al bando la Bp, escludendola da tutti i contratti governativi, il che potrebbe significare alla fine l’allontanamento definitivo della compagnia britannica da tutti i giacimenti petroliferi federali Usa. La British Petroleum ha già pagato, negli anni scorsi molti milioni di dollari di danni per non avere rispettato le regole e le misure di sicurezza, promettendo ogni volta di modificare il proprio atteggiamento. Non basta l’ammissione della a.d. Tony Hayward che forse si poteva fare di più, resta il fatto che secondo calcoli delle autorità statunitesi la falla ha fatto fuoriuscire circa 18 milioni di litri di petrolio nel Golgo Messico. Le previsioni tecniche sono che la BP tenterà la prossima settimana, forse martedì, di bloccare la fuoriuscita tentando di ostruire con un tappo di cemento ad alta pressione il pozzo dal quale fuori escono litri di petrolio. Nel frattempo le autorità federali USA si stanno preparando a far causa all’azienda in sede penale per negligenza. Gli eventuali risarcimenti andranno a sommarsi ai costi della bonifica ambientale, attualmente la BP ha speso circa 500 milioni di €, e a tutti i risarcimenti che le parti lese: pescatori, industria turistica ed enti locali, che saranno penalizzati da un calo del gettito fiscale nei prossimi anni a causa della minore presenza di turisti, potranno chiedere in sede civile. L’ipotesi di “grossolana negligenza”, se accertata in sede penale, farà saltare il vecchio tetto imposto per legge (75 milioni di dollari) sul totale dei risarcimenti civili. Infatti la società aveva ignorato i segnali di pericolo affiorati per esempio per l’aumento della pressione all’interno delle tubature della trivella e la perdita di fluido dai meccanismi idralici della valvola di sicurezza. Altri problemi potrebbero sorgere dalla mancata efficienza nei controlli della Minerals Management Services, l’organismo preposto dal Ministero degli Interni per il controllo della sicurezza degli impianti Offshore

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