Un’economia fondata sull’eccellenza e per questo sulle esportazioni, con poche materie prime, ma che, nonostante ciò, ha ormai da lungo tempo una bilancia delle partite correnti in attivo. Anche i terremoti e gli tsunami hanno spinto verso l'alto il Franco perchè gli effetti e le paure, in parte, si sono riflessi su divise, Borse e finanza, già provate delle crisi. Spesso si naviga ‘a vista’ ed è difficile prevedere il futuro, ma sulle dinamiche di fondo gli specialisti hanno buon fiuto. Due sono le aspettative che attualmente concorrono a sostenere il franco: una di natura interna, legata al buon andamento dell’economia elvetica e l’altra - meno positiva- di natura esterna, correlata alle difficoltà attuali di altri paesi. Nel primo caso la forza del franco svizzero è da mettere in relazione all’ eccedenze sia per quanto attiene alle finanze pubbliche che per la bilancia commerciale; nonché della stabilità del sistema paese. La seconda è invece correlata alla difficile situazione in alcuni paesi. Basti pensare al forte indebitamento di vari Stati, vedasi il continuo degrado del rating del debito pubblico di alcuni paesi dell’Eurozona da parte delle società di rating, alle tensioni nel Nord Africa e nel vicino Medio Oriente. In altre parole gli svizzeri sono molto efficienti nel penetrare sui mercati esteri. Se allora il franco è particolarmente forte rispetto alle monete dei paesi importatori di beni e servizi svizzeri, i prodotti svizzeri risulteranno più cari e la domanda ovviamente ne subirà gli effetti (anche se non tutte le domande sono rigide rispetto al prezzo) e questo in qualche modo dovrebbe indebolire a lungo andare l’economia svizzera. Molti si chiedono se la forza del franco è da considerarsi solo temporanea o duratura o se, tutto sommato, sia ormai da considerarsi la vera valuta rifugio al posto del dollaro, che nonostante tutto, rimane sempre interessante, come scrivono autorevoli commentatori. Fare previsioni a lungo termine è sempre delicato. Il fatto è che le dinamiche appena citate concorrono simultaneamente piuttosto a favorire la robustezza del franco ancora per qualche tempo, ma è anche evidente che attualmente il franco svolge, con altri attivi finanziari un forte ruolo di moneta rifugio.
martedì 5 aprile 2011
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