'Siamo in zona di pericolo, perché i prezzi sono già saliti, e le scorte di molte materie prime sono relativamente basse', ha dichiarato Zoellick in una conferenza stampa a Washington, in apertura della riunione di primavera del FMI e della Banca mondiale. La situazione non è uguale per tutti i prodotti alimentari, ma in tutti i casi sono i paesi poveri quelli particolarmente colpiti. Per molte economie dell'Asia orientale che concentrano i loro consumi sul riso, la situazione è un pò migliorata, ma il riso rappresenta solo il 7% della produzione. I prezzi dei prodotti alimentari sono saliti del 36% rispetto ad un anno fa e rimangono vicini al loro picco del 2008. Secondo Mr. Zoellick già 44 milioni di persone sono scese sotto la soglia di povertà dal giugno scorso, se l'indice dei prezzi alimentari, istituito dalla Banca Mondiale, dovesse ulteriormente aumentare del 10%, si stima che 10 milioni di persone cadranno in povertà estrema al di sotto di $ 1,25 al giorno, ha ammonito. Di fatto si avrebbe un aumento del 30% cioè altri 34 milioni di persone in tutto il mondo di poveri si aggiungerebbe a coloro che sono già sotto la soglia di povertà, che sono già 1,2 miliardi. Queste dichiarazione Mr.Zoellick le ha fatto alla riunione del G20, tenutasi in questo week-end a Washington, richiamando l'attenzione dei Ministri dell'Economie e i Governatori delle banche centrali che hanno accettato di lavorare con priorità sul settore alimentare, per adottare misure per controllare la volatilità dei prezzi e aumentare la sicurezza alimentare. Quindi, i paesi che vogliono imporre un embargo sulle esportazioni di prodotti alimentari dovrebbero almeno escludere le organizzazioni umanitarie, come il World Food Programme da questo embargo, ha detto Zoellick. Non sono i prezzi alimentari che hanno causato le crisi in Medio Oriente e Nord Africa, ma l'hanno peggiorata. Anche l'UE vuole rivedere la situazione e la proposta prevede inoltre un quadro di abusi di mercato e di dare poteri speciali alle autorità di vigilanza per conoscere gli speculatori e le loro posizioni. 'Se necessario, le autorità di vigilanza devono essere in grado d’ imporre limiti di posizione. La Francia sostiene con decisione che questa possibilità sia esplicitamente menzionata nel testo, perché Parigi vuole fare affidamento sul documento per portare la proposta alla prossima riunione del G20." Una fonte ha confermato che il testo dovrà essere adottato dai ministri esplicitando i limiti di posizione ed è molto probabile che la proposta sia adottata dagli Stati. Questo documento è anche destinato a diventare la linea europea al prossimo G20. La Francia, che presiede quest'anno il gruppo, cercherà di ottenere l'approvazione nella riunione del 15 aprile a Washington. Anche il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, al Development Committee della Banca Mondiale ha ricordato che l'aumento dei prezzi delle commodity e gli eccessi periodici di euforia «si sono spesso risolti in lacrime: i prezzi degli alimentari sono in aumento dalla fine del 2010. Nonostante l'incertezza circa le radici del fenomeno, l'urgenza di gestire l'insicurezza alimentare e la malnutrizione chiede risposte rapide». «Gli ultimissimi eventi», sostiene, «ci ricordano la complementarità che esiste tra sistema di governo, inclusività sociale e crescita. Uno sviluppo sostenibile», aggiunge, «ha bisogno di buone istituzioni in grado di offrire opportunità per tutti e soddisfare le necessità dei più poveri». Per questo, conclude il Governatore, «chiediamo alla Banca Mondiale di lavorare con i Governi della regione per aiutarli a rafforzare la loro efficacia e affidabilità e a costruire le fondamenta di economie aperte e inclusive»
domenica 17 aprile 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento