sabato 30 giugno 2012

L'evasione fiscale aumenta anche in Gran Bretagna

Il primo ministro britannico David Cameron durante il G20 di Los Cabos, nel Messico, di alcuni giorni fa  sulla proposta francese di un aumento in Francia delle tasse sino 75%, con una battuta suggerì alle imprese francesi di stabilirsi in Gran Bretagna. In verità molti britannici sono preoccupati per un altro fenomeno: l'evasione dei più ricchi contribuenti inglesi. In un editoriale, del quotidiano "The Times" si riconosce, naturalmente, il diritto dei ricchi a godere delle proprie disponibilità economiche e della capacità di creare ricchezza, ma ha evidenziato le storture negative che l'evasione fiscale produce nel tessuto sociale. Con la pubblicazione di un sondaggio su più giorni, il quotidiano esprimendosi contro questo fenomeno ha specificato che il costo per la Corona britannica è l'equivalente di 5,6 miliardi di euro all'anno. "Il sistema fiscale in Gran Bretagna è ingiusto" ha riportato il giornale. Jimmy Carr è ben riuscito a fuggire con circa £ 168 milioni di tasse non pagate. Ieri il documento ha suggerito che anche Gary Barlow, Howard Donald e Mark Owen del gruppo pop dei Take That hanno utilizzato un sistema per evitare le tasse per circa 26 milioni di sterline. Il giornale ha denunciato la contraddizione di una tassa che "richiede ad una minoranza di essere oggetto di una pianificazione fiscale più elevata, mentre l'invita a sottrarsi a questo contributo." Nel mirino: le scappatoie fiscali utilizzate dai più ricchi per mettere i loro soldi nei paradisi fiscali. "Le aziende fanno affidamento sul fatto che la gente paghi le tasse, che comprenda anche i redditi alti."

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