lunedì 18 giugno 2012

L'elezioni greche tranquillizzano i mercati

I mercati finanziari sono alleviati dal risultato delle elezioni greche di domenica e ieri sera una teleconferenza si è  svolta tra i leader europei per discutere la vittoria della destra. I mercati asiatici, prima di aprire questa mattina hanno salutato la vittoria della destra nelle elezioni greche che elimina lo spettro di una fuoriuscita della Grecia dall'Eurozona, ma gli analisti avvertono delle difficoltà che potrebbero arrivare per Atene e per l'Europa. Poi le principali borse asiatiche hanno aperto con un indice nettamente superiore e l'euro si è rivalutato nei confronti del dollaro. All'alba in Europa, l'indice Nikkei dei 225 blue chip della Borsa di Tokyo ha registrato un guadagno del 1,76%. Sydney ha preso 1,49%, Hong Kong e Seul 1,64% 2,12%.Con la vittoria delle forze pro-euro alle legislative in Grecia di ieri, cruciali per il futuro del paese e per l'area dell'euro i mercati sembrano rassicurati, in attesa della formazione di un governo credibile con il leader conservatore Antonis Samaras. Sul mercato dei cambi, l'euro è arrivato a quotare  1,2747 sul dollaro e  100,84 sullo ¥.Ora il paese deve progredire sul piano dell'austerità.I timori di bancarotta della Grecia - insieme alla mancata uscita dalla zona euro - sono esclusi da rischi a breve termine, ma la Grecia deve entrare a pieno in una spirale di politiche di austerità per risuscitare l'economia e far calare il debito, secondo gli analisti. L'Europa deve anche intervenire per evitare un effetto domino su altri paesi aderenti alla moneta comune indeboliti dalle difficoltà delle loro banche e dai tassi debitori nei mercati obbligazionari.Per John Horner, analista di Deutsche Bank a Sydney, "ci sono ancora molti punti interrogativi circa la capacità della Grecia di adempiere ai propri impegni per la debolezza della sua economia".I mercati ora si aspettano che dallo svolgimento del G20 di questa settimana, dalla riunione dell'Eurogruppo e dei quattro paesi europei (Germania, Francia, Spagna e Italia), prima del summit dei 27 paesi dell'Unione europea a fine giugno di conoscere con maggiore precisione le scelte che faranno i donatori della Grecia dopo queste elezioni.
Queste elezioni, piene di suspense, hanno tenuto in sospeso sia la comunità finanziaria che i governi dei paesi della zona euro, che temevano una frettolosa uscita della Grecia dal club euro se il candidato della sinistra radicale Alexis Tsipras fosse prevalso.

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