L'euro ha accentuato oggi la sua salita nei confronti del dollaro in un mercato sostenuto da un rinnovato ottimismo sulla zona euro dopo aver visto al rialzo il rating della Grecia e le dichiarazioni positive sulla sostenibilità del debito italiano. Nel pomeriggio per acquistare un euro occorrevano 1,3295 dollari contro 1,3225 dollari di ieri sera. La moneta unica europea aveva toccato 1,3308 dollari ieri a metà mattinata, il livello più alto in otto mesi e mezzo. L'euro è salito anche a fronte della valuta giapponese a ¥ 112,46 salendo a ¥ 112,50, il livello più alto in 16 mesi, contro i 111,35 ¥ di martedì sera. "Babbo Natale ha fatto il suo ritorno sul mercato, per diffondere un pò di buon umore di cui c'era gran bisogno", ha osservato Ishaq Siddiqi, analista di ETX Capital. L'euro è stato sostenuto dalla relativa calma della crisi del debito della zona euro, tra cui l'innalzamento martedì dalle agenzia di rating Standard and Poor di sei gradini - da "default" a "B-" - del rating della Grecia, insieme ad un outlook "stabile". "Il miglioramento dell'indice IFO della Germania ha dato oggi un ulteriore slancio al mercato, ha detto Michael Hewson, analista di CMC Markets. In effetti, la fiducia dell'indice Ifo delle imprese in Germania è salito di nuovo nel mese di dicembre e ha rafforzato l'ottimismo degli investitori sulle prospettive economiche per il paese, una settimana dopo l'annuncio di una forte ripresa negli ambienti finanziari in dicembre. Inoltre, "le preoccupazioni circa la prospettiva di uno scontro fiscale in USA, sembra essere più sfumato perchè sia il presidente Barack Obama che il leader dei repubblicani, John Boehner sono vicini ad un accordo ", ha commentato Craig Erlam, analista di Alpari UK. Democratici e Repubblicani sembrano aver ammorbidito le loro rispettive posizioni lasciando sperare in una conclusione positiva della crisi che eviterebbe l'entrata in vigore, ai primi di gennaio, di un'austerità forzata particolarmente dannosa per l'economia ancora vacillante del paese. Gl'investitori avevano gli occhi rivolti anche verso il Giappone dopo la schiacciante vittoria sui conservatori dopo le elezioni di domenica scorsa. Il comitato della Banca del Giappone (BoJ) si riunisce oggi e domani per dare una ulteriore spinta all'anemica economia giapponese. Le misure che utilizzerà la BoJ potrebbero portare ad ulteriori iniezioni di liquidità nell'economia giapponese, che farà diluire il valore dello yen, la cui forza negli ultimi mesi ha penalizzato gli esportatori, che sono un fattore di crescita dell'economia. Nel primo pomeriggio di oggi, la sterlina inglese è scivolata a 81,61 pence contro euro, ma è salita, sino ad arrivare a 1,6307, contro dollaro, il suo massimo livello in tre mesi.
Il franco svizzero è sceso leggermente a 1,2089 franchi contro euro, ma ha compiuto notevoli progressi contro il biglietto verde a 0,9092 franchi per dollaro dopo aver raggiunto in tarda mattinata 0,9090 franchi, il suo massimo livello dall'inizio di maggio. L'oncia d'oro ha toccato 1.674,50 dollari al mattino all'asta contro 1.672,75 dollari di martedì sera. La valuta cinese ha chiuso 6,2309 yuan contro un dollaro rispetto a 6,2325 yuan di ieri.
Il franco svizzero è sceso leggermente a 1,2089 franchi contro euro, ma ha compiuto notevoli progressi contro il biglietto verde a 0,9092 franchi per dollaro dopo aver raggiunto in tarda mattinata 0,9090 franchi, il suo massimo livello dall'inizio di maggio. L'oncia d'oro ha toccato 1.674,50 dollari al mattino all'asta contro 1.672,75 dollari di martedì sera. La valuta cinese ha chiuso 6,2309 yuan contro un dollaro rispetto a 6,2325 yuan di ieri.
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