Venerdì a New York il prezzo dell'oro è sceso per la prima volta dal 2011 del 5% scendendo sotto i 1.500 dollari. Gli analisti parlano di un sorprendente calo dei prezzi durante il mercato per vari fattori. Con un calo del 6%, è stata la perdita settimanale più grande per l'oro dal dicembre 2011. In chiusura delle contrattazioni, il prezzo è sceso a 1.478 dollari per oncia troy, mentre il dollaro è salito. Continuano a pesare voci su una possibile vendita di oro della Banca centrale di Cipro, che secondo il World Gold Council, gestisce riserve auree pari a 13,9 tonnellate. La decisione sulle vendite d'oro sarebbe stata presa dalla banca centrale, ha detto Mario Draghi, presidente della BCE, venerdì dopo una riunione dei ministri delle finanze della zona euro a Dublino. Tuttavia, si è trattato su questo, Draghi ha continuato a dire che tutti i proventi della vendita di oro, dovranno servire, prima di tutto per coprire eventuali perdite della Banca centrale. Queste decisioni sarebbero state prese a Cipro dalla Banca nazionale per supportare la liquidità d'emergenza delle banche commerciali. In effetti l'atteggiamento degli investitori nei confronti dell'oro era già da tempo evidente che fosse cambiato. Da mesi il lingotto reagiva poco o nulla di fronte a qualsiasi notizia che un tempo gli avrebbe messo le ali: dalle iniezioni di liquidità della Banca centrale giapponese alle difficoltà dell'Eurozona, dai temporanei cedimenti del dollaro alle minacce di guerra della Corea del Nord. Gli Etf sull'oro, un tempo accumulati a ritmi da record, ora sono bersagliati da continui riscatti. E dopo dodici anni ininterrotti di rally, sempre più banche negli ultimi mesi hanno iniziato ad annunciare un'imminente inversione di rotta. Goldman Sachs questa settimana ha addirittura raccomandato di andare "short", ossia scommettere su ulteriori ribassi. Alla luce degli accadimenti un consiglio molto puntuale.
sabato 13 aprile 2013
L'oro in forte discesa
Pubblicato da economicamente alle 15:40
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