Il tasso di estrazione del petrolio è stato ridotto del 5% nel mese di dicembre, in seguito all'arrivo in forza sul mercato dei barili iracheni e dagli sforzi degli USA di produrre in proprio. La preoccupazione è che i prezzi mondiali scendano al di sotto della soglia di 100 $. Per evitare che il prezzo internazionale del greggio scenda sotto la soglia necessaria lo stato saudita ha avuto la mano pesante, stringendo i rubinetti come mai aveva fatto dal gennaio 2009. Così, quotidianamente nel mese di dicembre, solo nove milioni di barili sono stati pompati dal deserto saudita. 10% in meno di quello che è stato prodotto la scorsa primavera. Un esperto dei mercati petroliferi come Olivier Jakob della Petromatrix di Zug in Svizzera ha dichiarato che i sauditi incominciano a comportarsi come se il Brent fosse già sceso sotto 100 dollari, sembrano quasi presi dal panico. In effetti Riyadh ha più che mai bisogno di mantenere intatte l'entrate finanziarie. L'Arabia ha portato le tensioni anche in sede OPEC - ritenendo che l'alleanza dei governi produttori di petrolio che controlla oltre il 40% del prodotto mondiale non funzioni più come un unico organismo di coordinamento dei tagli delle attività produttive che sono sempre più difficili da ottenere. Baghdad non è in grado di frenare l'estrazione sul proprio territorio per il proliferare dei campi. Alla fine di una guerra civile, la Libia non ha motivo di farlo. E l'Algeria non limita le sue estrazioni se il suo vicino di casa non le fa. L'Arabia Saudita potrebbe fare il lavoro da sola, ma ha un costo. Ridurre la produzione per aumentare il prezzo unitario di barile nel mondo? Per questo deve destreggiarsi. "Finora il pareggio di bilancio richiede che il petrolio saudita non scenda sotto gli 80 dollari, per ora hanno bisogno che il barile quoti a $ 90, ha calcolato il capo di Petromatrix. Venerdì il valore di un barile ha continuato a scendere a $ 110 sul mercato di Londra. Meno barili prodotti e venduti da ognuno è più conveniente? Riyadh si può ancora permettere di ridurre il tasso di estrazione di 0,5 milioni di barili al giorno, a condizione di mantenere i prezzi al di sopra dei 100 dollari. Se così non fosse, dovrà rinegoziare le quote con i suoi omologhi OPEC.
sabato 12 gennaio 2013
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