Una cronica carenza d'immagine positiva imperversa sulle banche di tutto il mondo, italiane comprese.Di tutti i cambiamenti vissuti - commercial banking, - private banking e asset management in generale, ne esiste uno che è troppo spesso è stato trascurato: quello della comunicazione. Non è sfuggito a nessuno che il settore bancario ha sofferto di una cronica carenza di immagine, mancano le osservazioni che riflettono il terremoto causato da ciò che viene convenzionalmente chiamata la rivoluzione digitale. In realtà, il digitale cambia la natura del problema e il modo di affrontarli La prova viene da tre segmenti fondamentali.
1. Trasparenza:ispirare piuttosto che manipolare
La rivoluzione digitale è solo una questione di comunicazione, si basa su una terra premessa, quella della trasparenza. Si richiede naturalmente ai professionisti della comunicazione, ma anche sconvolge il pensiero logico e il comportamento di marchi, aziende e, soprattutto, la finanza e la gestione patrimoniale. Infatti non è stato risolto il conflitto tra la cultura della discrezione e della segretezza ed il mondo aperto e porosa della società odierna. Nel nuovo mondo iperconnesso, non è possibile manipolare, perché inevitabilmente si viene pizzicati in qualche momento.
2. Lo scambio permanente:dialogo piuttosto che imposizione.
Il corollario di trasparenza e di Web 2.0 è che viviamo in un mondo che collega in tutte le direzioni, per tutto il tempo e alla massima velocità. Un mondo che è in costante scambio. Questa logica di scambio ha un impatto significativo sulla comunicazione: non vi è più di sapere o di convincere, ma di condividere e interagire.L'impermeabile imposto dalla rivoluzione digitale, molti marchi continuano a gridare il loro messaggio al mondo 1.0. Essi cercano di imporlo senza creare il percorso di ritorno per la costruzione di una base per il dialogo. Allora dovrebbero iniziare con l'ascolto piuttosto che con le dichiarazioni, non ripetendo incessantemente, cercando di adattarsi al loro partner. Troppi marchi oggi replicano lo stesso contenuto su tutti i canali offerti dal web, social network o applicazioni. Così facendo anche sul web come altrove, si creano spazi separati per forme specifiche di comunicazione.Il dialogo richiede ulteriore chiarezza. L'etimologia greca della parola dialogo si riferisce al concetto di "seguire un pensiero." Chi ha voglia di comunicare nel mondo 2.0 deve rivelare chiaramente la sua personalità e il pensiero.
3. L'esplosione della comunicazione: personalizzare piuttosto che standardizzare.
A volte vale la pena ricordare l'ovvio: dietro ogni utente c'è una persona che sicuramente si trova in situazioni e contesti diversi, ma rimane la stessa persona indipendentemente dal canale di espressione. Quindi è assurdo parlare di sotto - sopra - on e offline.Il nuovo paradigma potrebbe essere formulato semplicemente dal "ritorno al cliente." Oggi, senza alcuna linea di comunicazione, non possiamo più permetterci di andare avanti tutti allo stesso modo. Essa deve fornire le informazioni giuste alla persona giusta nel giusto contesto .Alla luce di questi sviluppi, il sollevamento del segreto bancario assoluto secondo gli ultimi indirizzi in Italia e all'estero ripercorre il corso di altri valori in cui il mito delle banche è stato storicamente costruito. Costruire un dispositivo di comunicazione che assomiglia allo standard oggi in uso nel mondo moderno permetteranno di personalizzare al meglio il dialogo con i clienti.Questa nuova situazione apre finestre di opportunità per le banche e le società di gestione del risparmio in generale. Si avvantaggeranno coloro che sapranno avallare e coltivare la trasparenza, il dialogo, la personalizzazione.
lunedì 7 ottobre 2013
Verso la necessaria trasformazione del settore bancario
Pubblicato da economicamente alle 18:38
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