giovedì 19 settembre 2013
Piano Italia per facilitare gl'investimenti stranieri
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mercoledì 18 settembre 2013
Al Portogallo la crisi costa di più
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venerdì 13 settembre 2013
L'oro e l'argento scendono al livello più basso dell'ultimo mese
I prezzi dei due metalli preziosi sono crollati questa settimana con l'attenuazione delle tensioni internazionali sulla Siria ed in attesa dell'importante riunione della Federal Reserve degli USA e del nuovo approccio all'economia.L'oro è sceso oggi venerdì al suo livello più basso dall' 8 agosto, a $ 1,305 l'oncia, cancellando tutti i guadagni del mese di agosto, il mese in cui il metallo giallo era riuscito a salire oltre i 1400 $.La maggior parte degli economisti, basandosi sul fatto che la Fed effettivamente deciderà di ridurre i suoi acquisti mensili di bond e attività economiche, spiegano che così gli investitori hanno perso la fiducia nel metallo come rifugio sicuro. Oltre all'allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, il calo della domanda di oro è dovuto al fatto che i mercati sembrano anticipare una riduzione del patrimonio della Fed la prossima settimana. La possibilità di attacchi militari contro la Siria avevano spinto l'oro a oltre 1430 dollari l'oncia a fine agosto. Il fatto che gli Stati Uniti e la Russia stiano ora cercando di concentrarsi sulla diplomazia, attraverso la messa sotto il controllo internazionale delle armi chimiche siriane è una delle ragioni del calo del metallo giallo.Sulla scia dell'oro anche l'argento oggi venerdì è sceso a 21,40 dollari il suo livello più basso dal 14 agosto. Altri metalli preziosi hanno seguito la medesima stima. Il platino, che viene utilizzato principalmente nel settore automobilistico per la costruzione di convertitori catalitici si è mosso nella scia delle quotazioni dell'oro scendendo oggi a $ 1,438.70 l'oncia il suo livello più basso dal 7 agosto.
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martedì 10 settembre 2013
L'economia italiana continua a perdere colpi
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mercoledì 4 settembre 2013
Le Borse europee senza una linea guida: pesa la situazione siriana
Le borse europee hanno concluso un mercoledì in maniera scomposta, sempre nervose per un possibile intervento occidentale contro la Siria e l'attesa per diversi appuntamenti macroeconomici, tra cui la riunione del G20 a San Pietroburgo di domani e venerdì. Dopo la chiusura dei mercati europei, il mercato rimarrà in attesa del Beige Book della Fed, che riassume l'attività delle ultime sei settimane e si propone di aiutare i responsabili dell'istituto a farsi una idea migliore dello stato dell'economia degli USA, prima della riunione del comitato di politica monetaria del 17 e 18 settembre.I membri della Fed, nelle ultime settimane, hanno fatto trapelare che potrebbero decidere di rallentare le misure di sostegno all'economia. Questa prospettiva rende nervosi molti investitori preoccupati che la crescita negli Stati Uniti affronti maggiori difficoltà senza quella stampella. Il mercato ha anche mostrato una certa riluttanza ad affrontare diversi eventi macroeconomici di questa settimana, tra cui la riunione della BCE di giovedì e il rapporto mensile sull'occupazione negli Stati Uniti di venerdì.
L'indice FTSE Mib di Milano della Borsa ha chiuso in calo dell'1,35% a 16.712 punti a causa di nuove preoccupazioni per la stabilità del governo, mentre Silvio Berlusconi cerca di evitare la decadenza della carica di senatore.
Finmeccanica ha corso da solo in testa (3,58% a 4,048 €), a causa di voci di una possibile vendita della sua controllata Ansaldo Energia alla coreana Doosan.
Telecom Italia, dopo un recupero del 18% nell'arco di cinque sessioni, è ritornata quasi in equilibrio, cedendo lo 0,09% a 0,56 €. Fiat, che prevede d'investire circa 1 miliardo di euro nello stabilimento di Mirafiori, ha perso lo 0,43% fermandosi a 5,825 €.
A Parigi, l'indice CAC 40 è salito dello 0,16% (6,35 punti) a 3.980,42 punti in un volume d'affari basso pari a circa € 2,5 miliardi.
Il London Stock Exchange ha concluso la giornata con un modesto incremento dello 0,10% (6,33 punti) a 6.474,74 punti in mezzo a statistiche positive nel Regno Unito.
La Borsa di Madrid ha raccolto uno 0,53%, a 8.490,3 punti.
Lisbona ha chiuso in leggero aumento dello 0,21% a 5.900,26 punti.
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