giovedì 31 marzo 2011
Gren Bretagna: tra marce di proteste, inflazione e tagli alla spesa pubblica
Pubblicato da economicamente alle 18:43 0 commenti
mercoledì 30 marzo 2011
Summit europeo, solo una tappa
Pubblicato da economicamente alle 09:07 0 commenti
lunedì 28 marzo 2011
Germania: La grande industria va bene, Volkswagen e Lufthansa in testa, la politica no
Pubblicato da economicamente alle 11:24 0 commenti
giovedì 24 marzo 2011
Azioni, obbligazioni e aspettative nella prossima settimana
Pubblicato da economicamente alle 18:32 0 commenti
mercoledì 23 marzo 2011
L'inflazione in Gran Bretagna vicina al 5%
Pubblicato da economicamente alle 11:35 0 commenti
martedì 22 marzo 2011
L'inflazione ferma i consumi in Italia
Pubblicato da economicamente alle 19:27 0 commenti
lunedì 21 marzo 2011
L’energia nucleare ha meno fans nel mondo
La Francia, è un paese inconcepibile senza centrali nucleari, dalle quali ottiene l'80% della sua elettricità prodotta da 58 reattori, lo scenario di un futuro libero dal nucleare è impensabile. Oggi, terza potenza nucleare al mondo, a partire dal 2000 il paese ha dato nuovo impulso a questo tipo di energia in risposta all'aumento dei prezzi petroliferi e per ridurre la sua dipendenza energetica. Il Giappone ha aperto il dibattito sulla transizione verso l'energia prodotta da altri settori più sicuri, ma gli scenari che vengono sollevati non sono realizzabili nel breve termine. Gli esperti avvertono che senza l'energia nucleare sarebbero pesanti le conseguenze economiche e sociali: decine di migliaia di persone perderebbero il lavoro e i prezzi dell'energia elettrica schizzerebbe alle stelle. Inoltre, i tagli di potenza sarebbero moltiplicati per l'incapacità di dare una risposta termica alla domanda.
In Cina c’è il problema dell'inquinamento. Pechino ha deciso mercoledì di congelare il programma nucleare uno dei più ambiziosi del mondo, con più di due dozzine d’ impianti in costruzione e molti altri nel processo di pianificazione. Questo cambiamento di politica è venuto solo due giorni dopo che Pechino aveva deciso di quadruplicare gl'impianti in esercizio entro il 2015. Attualmente la Cina dispone di 13 impianti in funzione. Ci sono molti che s'interrogano sulla portata di questa decisione. Se la sospensione viene mantenuta a lungo termine, la Cina avrà notevoli difficoltà nel soddisfare gl’ impegni internazionali e gli obiettivi della politica di efficienza energetica e di riduzione dell'inquinamento. La Cina è il più grande inquinatore del mondo, spende il 18% dell'energia generata in tutto il mondo e il suo consumo aumenta di circa l'8% all'anno.
In Germania il Cancelliere Merkel ha iniziato una pausa di riflessione. Inoltre iniziano ad essere contrari a questo tecnologia anche gl’industriali tedeschi e i lavoratori. Il consiglio dei Saggi, un comitato di consulenza del governo ha evidenziato che con gl’investimenti in atto si può ragionelvomente pensare che nel 2050 il paese può essere alimentato solo con impianti di energie rinnovabili.
Pubblicato da economicamente alle 19:12 0 commenti
sabato 19 marzo 2011
Crisi del Giappone e prezzo del petrolio
Inoltre, una recrudescenza dei rischi geopolitici in Nord Africa e in Medio Oriente continua a fornire il supporto all’escalation dei prezzi', ha aggiunto Christopher Barret. In Libia, il colonnello Muammar Gheddafi in questo week-end dovrà probabilmente affrontare i raid aerei delle forze dei paesi che hanno aderito alle richieste delle Nazioni Unite sull'imposizione della "no fly zone". Nell’accavallarsi di notizie, sembra che le forze di terra del colonnello continuano la loro avanzata verso la 'capitale' dei ribelli, Bengasi. La produzione di petrolio libico fino ad oggi è quasi ad un punto morto a causa dei combattimenti, ha detto martedì l'Agenzia internazionale dell'energia (AIE). In Bahrain, le tensioni sono cresciute dopo il dispiegamento di truppe nel Golfo arrivate in aiuto della dinastia sunnita degli Al-Khalifa per contenere la protesta sciita. Insomma si prepara una settimana di fuoco su prezzi e oscillazioni borsistiche.
Pubblicato da economicamente alle 16:56 0 commenti
giovedì 17 marzo 2011
Rapporti economici UE-Brasile: nuova primavera
Pubblicato da economicamente alle 18:37 0 commenti
mercoledì 16 marzo 2011
Rating del Portogallo scende da A1 ad A3
Pubblicato da economicamente alle 13:31 0 commenti
martedì 15 marzo 2011
Emissioni obbligazioni: il Belgio rinvia
In questo scenario, il Belgio è stato al centro dell’attenzione degl’investitori come uno dei possibili candidati per il piano di salvataggio in Europa.
Pubblicato da economicamente alle 16:20 0 commenti
lunedì 14 marzo 2011
I danni del terremoto in Giappone
Secondo una stima di mercato del capo economista del Credit Suisse Giappone Hiromichi Shirakawa, è pubblicata oggi in Giappone gli eventi avrebbero causato danni economici per 150-160 miliardi di euro. La cifra corrisponde a poco meno del 40% di quella causata dal sisma di Kobe nel 1995. Sul territorio devastato dal sisma e dall'ondata da esso causato ci sono meno stabili d'uffici, fabbriche e autostrade che nella regione di Kobe, spiega l'economista. Per scongiurare una quasi paralisi del mercato finanziario, la BOJ, Banca centrale del Giappone, ha immesso sui mercati 15 mila miliardi di yen, pari a circa 160 miliardi di euro, praticamente raddoppiando i livelli di acquisto di asset. La BOJ ha iniziato oggi lunedì i versamenti nel sistema bancario nel tentativo di stabilizzare i mercati. Lo stesso Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa ha dichiarato ai giornalisti domenica che era pronto a immettere una massiccia liquidità per contribuire ad orientare verso lo sviluppo la terza economia del mondo. Secondo gli economisti, i funzionari governativi probabilmente tenteranno di mantenere i programmi di credito a lungo termine per un totale di € 300 miliardi al tasso d'interesse principale della Banca che è già stato portato quasi a zero con le decisioni politiche dello scorso anno per cercare di porre fine deflazione della nazione. Oggi il Nikkei 225 Stock Average ha registrato un netto calo nel commercio. Il costo economico del terremoto di venerdì dipenderà anche dalla quantità di tempo in cui le fabbriche e la distribuzione di beni e servizi si fermeranno e quale sarà la confusione delle prospettive di un crollo potenziale di forniture elettriche di un impianto nucleare Da un punto di vista economico per ora, la banca centrale può garantire che le banche, le aziende e i creditori avranno denaro sufficiente per regolare le transazioni, e mirerà ad ulteriori passaggi per fornire credito nei settori del nord-est del Giappone devastati dal terremoto, dicono gli analisti.
Secondo Edward Lincoln, un professore dell'Università di New York che dirige il Center della scuola per il Giappone e gli USA Business e degli studi economici la pressioni sui prezzi può già emergere come risultato di un salto della domanda di beni dopo il terremoto.
Secondo l'agenzia di rating Moody's l'economia si riprenderà e il sisma non implica una crisi fiscale imminente. E' probabile comunque un impatto sui progressi governativi per tagliare il deficit del debito pubblico che è il più alto del mondo tra i paesi avanzati e che proprio in questo periodo l'amministrazione del premier Naoto Kan stava facendo il possibile di ridurre.
In una nota emessa stamattina, Citigroup afferma che "il terremoto metterà sotto pressione l'attività economica del paese nel breve termine" e che parte dei danni subiti probabilmente genererà una domanda per le ricostruzioni nel secondo semestre del 2011, sostenendo così l'attività economica. In ogni caso, i risultati suggeriscono che la crescita del Pil sarà inferiore alle stime del primo semestre del 2011, ma maggiore nel secondo semestre, il che indica che nell'anno fiscale 2011, il rialzo del PIL sarà del 2,1%, maggiore dello 0,2% rispetto alla precedente stima, pari all'1,9%.
Intervistato da Class Cnbc, Giorgio Arfaras del Centro Einaudi sottolinea poi che finora i mercati "si sono comportati secondo manuale" e che l'economia fletterà "ma poi si riprenderà".
Pubblicato da economicamente alle 18:05 0 commenti
sabato 12 marzo 2011
L'Euro, la moneta unica che si rafforzerà
Anche il presidente della Francia, Nicolas Sarkozy ha accolto con favore, la fine dei negoziati con l'ampliamento della gamma di strumenti utilizzabili, che ha significativamente rafforzato la capacità della UE. Inoltre i leader della zona euro hanno concordato un ammorbidimento delle condizioni di aiuti alla Grecia. In risposta alla promessa fatta dal primo ministro greco a Bruxelles di accelerare l'attuazione del processo di privatizzazione in corso, il paese ha ottenuto una riduzione dei tassi di interesse che paga per un prestito UE, già ottenuto, dal 5,2% ad una media del 4,2%. Il periodo di rimborso è stata allungato da tre anni a sette anni e mezzo.
L'Irlanda, invece, dove il nuovo premier Enda Kenny è rimasta irremovibile su un futuro incremento del tax rate (CIT), non ha ottenuto il taglio dei tassi che voleva. "Cè sempre un dare e un avere," ha dichiarato Angela Merkel ieri sera. Molti paesi europei considerano l'effetto della pressione fiscale sulle imprese praticati da Irlanda al 12,5%, troppo basso e tale da nuocere alla competitività delle altre economie europee. Il caso irlandese sarà nuovamente discusso in un vertice UE a fine marzo.
Il Portogallo, spesso considerato come il prossimo paese della zona euro a dover usufruire degli aiuti del Fondo, ha ancora rifiutato venerdì di accettare l'aiuto degli altri paesi, nonostante le pressioni degli altri membri della zona euro. Angela Merkel, in particolare, ha voluto che sia approntato un piano di aiuti disponibile senza indugi. Nonostante il nuovo pacchetto di misure di austerità annunciate ieri dal governo portoghese, il finanziamento del debito lusitano a dieci anni, è continuato a salire e, ieri pomeriggio, ha toccato il picco di 7,79%, un livello considerato assolutamente insostenibile a lungo termine. I prossimi giorni saranno decisivi per il Portogallo. Questo discorso dovrebbe essere all'ordine del giorno dei ministri delle Finanze della zona euro e dell'UE, alla prossima riunione mensile a Bruxelles dell'Eurogruppo ed Ecofin.
Pubblicato da economicamente alle 16:00 0 commenti
giovedì 10 marzo 2011
Il petrolio continuerà a salire
Pubblicato da economicamente alle 18:06 0 commenti
martedì 8 marzo 2011
Prezzi del petrolio e ripresa economica
Pubblicato da economicamente alle 12:11 0 commenti
lunedì 7 marzo 2011
Vertice Eurozona sui debiti dei paesi periferici
Il Ministro greco delle Finanze ha dichiarato che la retrocessione è stata del tutto ingiustificata perchè non si sta mostrando alcuna valutazione obiettiva ed equilibrata delle circostanze, sui progressi già conseguiti nel risanamento del bilancio ed ignora il percorso di riforme economiche già intraprese. Questa vicenda ha rafforzato la necessità di un monitoraggio più rigoroso sulle agenzie di rating. Anche in Europa ci sono, tuttavia, timori per un possibile fallimento della Grecia. Il Commissario UE per gli affari monetari, Olli Rehn, ha dichiarato al giornale tedesco "Handelsblatt" (edizione di ieri): Un taglio del debito avrebbe conseguenze gravi per i paesi colpiti in tutta l'Europa. I tassi di prestito ad Atene ridotti e la proroga da tre e mezzo a sette anni della durata del prestito sono il mezzo per dare al paese più respiro. Sarà questo uno dei temi caldi che avranno di fronte i partecipanti al vertice straordinario dei 17 paesi dell'euro venerdì a Bruxelles. La riunione è in preparazione del vertice dei capi di governo di fine di marzo, dove contro prestiti meno cari per Atene e per l'Irlanda, in particolare, c'è resistenza da parte dell' Austria.
Pubblicato da economicamente alle 20:05 0 commenti
Nuovi test di solidità per banche: probabile una nuova categoria
Secondo il Financial Times, 17 delle 91 banche che sono state oggetto di precedenti test potrebbe rientrare in questa categoria, per lo più si tratta di banche spagnole, tedesche e italiane. Sono solo 7 le banche che hanno fallito il test finale effettuato lo scorso anno. La loro credibilità era stata seriamente compromessa da difficoltà dovute alla caduta di due banche irlandesi, che hanno dovuto chiedere aiuto quando avevano superato l'esame di controllo dell'autorità europea. I test saranno basati su due scenari. L'EBA sta organizzando una nuova edizione di questo esercizio, che gli europei vogliono rendere più credibile rispetto ai due precedenti. Il 18 marzo sarà pubblicato il nome delle banche selezionate per il test e si spera di pubblicare i risultati nel mese di giugno. Come nelle prove precedenti, il controller utilizza due scenari, uno chiamato di base, con le principali previsioni macroeconomiche in vigore oggi, e l'altro con uno scenario avverso, con presupposti teorici di recessione economica e dei mercati finanziari.
Pubblicato da economicamente alle 19:34 0 commenti
sabato 5 marzo 2011
Nord Africa: le conseguenze economico finanziarie a oggi
Pubblicato da economicamente alle 19:09 0 commenti
giovedì 3 marzo 2011
Tassi BCE invariati
Pubblicato da economicamente alle 15:30 0 commenti
martedì 1 marzo 2011
Se aumenta il petrolio, traballa l'economia mondiale
Pubblicato da economicamente alle 18:05 0 commenti