domenica 30 maggio 2010
Prospettive economiche a breve
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mercoledì 26 maggio 2010
Manovra economica
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domenica 23 maggio 2010
I danni economici dalla chiazza di petrolio BP nel Golfo del Messico
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venerdì 21 maggio 2010
Kuwait oltre il petrolio
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mercoledì 19 maggio 2010
Patto di Consolidamento.
1) Rafforzare il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita e il coordinamento delle politiche fiscali, attraverso una maggiore sorveglianza sulla programmazione fiscale dei paesi, soprattutto in periodi favorevoli nei quali è possibile accantonare risorse per i periodi di crisi;
2) Sorvegliare gli squilibri macroeconomici e l’evoluzione della competitività, attraverso l’adozione di programmi di coordinamento già esistenti (Europe2020) e anche attraverso il monitoraggio di indicatori macroeconomici;
3) Il Semestre Europeo, che indica il coordinamento dei piani di finanza pubblica dei paesi membri dell’UE, da realizzarsi da parte dell’Ecofin nella prima parte di ogni anno, funzionalmente all’approvazione degli stessi piani da parte dei singoli Stati membri;
4) Un robusto progetto di gestione delle crisi per i paesi membri dell’area dell’euro, di fatto adottato a tempo lo scorso 9 maggio attraverso il “Meccanismo di Stabilizzazione Europeo”, ma che la Commissione intende sviluppare su base permanente. I mercati azionari, nel frattempo rimangono caratterizzati da grande volatilità,e sono penalizzati da una parte dai timori che il maxi piano di sostegno ai conti pubblici varato da UE, BCE e FMI possa non essere sufficiente e dall’altra parte dalle scelte antispeculative fatte oggi dalla Germania e in settimana è possibile che altri paesi europei, sia pure in ordine sparso potranno fare per restringere gli spazi di trading nelle Borse con il divieto di vendite allo scoperto. Inoltre, torna a preoccupare il comparto finanziario, dopo l’avvio di cause nei confronti di grandi banche d’affari per illeciti nelle vendite di prodotti legati a mutui rischiosi negli USA. In questo quadro le indicazioni fornite ai vari stati dall’Ecofin, rispetto alle urgenza dei rientri nei parametri di Maastricht, massimo 3% di deficit in rapporto al PIL, sta aprendo una salutare discussione, sulla stampa italiana sui criteri di costruzione dei PIL nei vari Paesi dell’Eurozona. Senza nulla tralasciare sulla necessità di lottare contro gli sprechi e le spese improduttive che servono ad alimentare clientele e cricche varie, sarà auspicabile che anche Bruxelles trovi una convergenza su parametri semplici e uguali per tutti in modo da dare una visione più realistica del momento economico che i vari paesi stanno vivendo. La creazione di bolle in alcuni settori, in primis nell’immobiliare, dovuti al forsennato circuito nuove costruzione + richieste di manodopera + richiesti di mutui, all’inizio creano l’illusione che tutto va per il meglio, ma quando il mercato rifiuta i beni costruiti in overdose, tutto rallenta, si ferma e interi settori saltano in aria.
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martedì 18 maggio 2010
Euro al minimo
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domenica 16 maggio 2010
Pensione di vecchiaia
Pensioni liquidate con il sistema retributivo o misto.
Il requisito minimo è una contribuzione pari a 20 anni. Era pari a 15 anni fino al 1993, anno nel quale è cominciato a crescere fino 2001, quando si è raggiunta quota 20. E’ confermato il requisito dei 15 anni per quei lavoratori dipendenti che al 31/12/1992 avevano maturato una anzianità contributiva, che se anche aumentata dei periori intercorrenti tra questa data ed il compimento dell’età pensionabile, non consentirebbero di raggiungere il nuovo requisito assicurativo e contributivo.
Pensioni liquidate secondo il sistema contributivo.
Dal 1/01/2008 sono 4 i casi in cui si accede alla pensione con i seguenti requisiti:
* 65 anni ed aver maturato almeno 5 anni di contributi;
* 60 anni ed aver maturato almeno 5 anni di contributi per le donne, purchè l’importo non sia inferiore a 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale;
* 40 anni di contributi a prescindere dall’età;
* 35 anni di contributi ed aver compiuto un’età pari a quella prevista per le pensioni di anzianità.
Le decorrenze da osservare.
La legge 247/2007 art.1 comma 5 ha introdotto per le pensioni di vecchiaia calcolate sia con sistema retributivo che contributivo, uscite con le cosiddette finestre d’accesso al pensionamento dal 1/01/2008 con le decorrenze indicate di seguito:
* requisiti maturati entro il 31 marzo, decorrenza della pensione dal 1 luglio dello stesso anno;
* requisiti maturati entro il 30 giugno, decorrenza della pensione dal 1 ottobre dello stesso anno;
*requisiti maturati entro il 30 settembre, decorrenza pensione dal 1 gennaio dell’anno successivo;
* requisiti maturati entro il 31 dicembre, decorrenza pensione 1 aprile anno successivo.
La legge vigente consente al datore di lavoro di licenziare un dipendente al momento del compimento dell’età pensionabile, con la sola possibilità di differire l’uscita all’effettiva apertura della finestra d’accesso.
L’accesso al pensionamento con il sistema contributivo avviene tramite 2 o 4 finestre a seconda che i lavoratori abbiano raggiunto l’età anagrafica ( 65 anni per gli uomini o 60 per le donne).
Per chi non maturato l’età anagrafica si devono attendere i seguenti requisiti:
* maturazione dei requisiti entro il 1 semestre, decorrenza della pensione al 1° gennaio dell’annosuccessivo alla maturazione dei requisiti.
* Maturazione dei requisiti entro il 2° semestre, decorrenza della pensione dal 1° luglio dell’anno successivo alla maturazione dei requisiti.
Per chi non ha maturato i 60 anni (donna) e 65 anni (uomo):
maturazione dei requisiti entro il 1° trimestre con decorrenza della pensione dal 1° luglio;
* maturazione entro 2° trimestre decorrenza dal 1° ottobre;
° maturazione entro il 3° trimestre, decorrenza dal 1° gennaio anno successivo;
* maturazione entro il 4° trimestre decorrenza dal 1° aprile anno successivo.
Sarà interessante vedere come cambia la situazione alla luce delle prossime scelte governative.
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sabato 15 maggio 2010
Pensioni
Riforma Amato. Fu il primo intervento significativo effettuato dal governo presieduto dall’on. Amato, realizzato con Decreto Legislativo n. 503 del 30/12/1992, e portò ad un graduale innalzamento dell’età pensionabile e ad un graduale riallineamento delle pensioni del settore pubblico con quello generale.
Riforma Dini. Chiamata “Legge Dini” nr. 335 del 8/8/1995 introdusse una formula di calcolo contributivo per legare l’entità della prestazione all’ammontare dei contributi versati, e alle speranze di vita al momento del pensionamento. Fu il primo passo concreto nell’avvicinamento dei vari regimi pensionistici. Sia la riforma Amato che Dini aprirono la strada alla previdenza complementare in affiancamento alla tutela pubblica.
Riforma Prodi. Legge n. 449 del 27/12/1997 realizzazione quasi completa dell’armonizzazione tra regime pensionistico pubblico e privato.
Riforma Maroni. Con legge n.243 del 23/8/2004. Completamento dell’armonizzazione, introduzione di uno “scalone” di 40 anni di contribuzioni necessaria per l’accesso alla pensione di anzianità e la conferma dell’età di pensionamento per le donne a 60 anni.
Protocollo Welfare. Con legge n.247 del 24/12/2007 vengono applicate alcune variazioni e deleghe, le più importanti sono:
* Stanziamenti di risorse lungo l’arco dei prossimi anni per migliorare lo stato sociale.
* Superamento del cosiddetto “scalone” previsto dalla legge n.233/2004 dalla riforma Maroni.
* Delega al Governo per l’emanazione di un decreto attuativo per la definizione della lista dei lavori usuranti e relativa disciplina per accedere alla pensione di anzianità con un bonus di
* regole più favorevoli per il riscatto della laurea ai fini pensionistici e facilitazioni per la sommatoria dei contributi versati dai lavoratori nelle varie gestioni pensionistiche.
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mercoledì 12 maggio 2010
Unione Europea verso l’Unione fiscale
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martedì 11 maggio 2010
Un trilione di dollari per salvare l’ Euro
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venerdì 7 maggio 2010
S.t.u.p.i.d. L’ acronimo che offende l’Europa
A questo punto la speranza è che la UE, la BCE e tutte le istituzioni europee sappiano reagire all’unisono per difendere il grande ideale di una zona economica forte, capace di essere punto di riferimento per i paesi che ne fanno parte e di quelli che in futuro ne vorranno far parte. Gli strumenti che mancano vanno fondati al più presto. Società di rating europee, indipendenti, possibilità di controllo sulle banche da parte della BCE; una struttura europea per il controllo dei bilanci di stato e relativi strumenti d’intervento sono gli atti politici della UE ormai improcrastinabili. Le professionalità per organizzare questi strumenti ci sono, sino a questo momento è mancata la volontà politica. Basta vedere le ultime nomine ai vertice della UE.
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lunedì 3 maggio 2010
Nucleare USA ? Yes we can
La tragedia delle piattaforme BP nel Golfo del Messico, le devastazione ecologiche della zona e i danni economici procurati stanno dando nuovo spazio all’energia nucleare. Nel discorso all’Unione del 28 gennaio u.s. il Presidente Obama aveva fissato quattro priorità per il Governo, la prima era rilanciare l’occupazione ( 7 milioni di posti di lavoro persi nel giro di 15 mesi), la seconda sostenere l’innovazione soprattutto nell’energia rinnovabile e nucleare, poi la riforma della finanza e l’aumento dell’export. Per quanto riguarda il settore energetico l’obbiettivo dell’Amministrazione per i prossimi anni, per ridurre i rischi di cambiamenti climatici e mettere fine alla dipendenza americana dal petrolio straniero è sviluppare il settore dell’energie rinnovabili e il nucleare. L’obbiettivo da perseguire è di un taglio dell’80% nelle emissioni di CO2 nel 2050 e la fine della dipendenza dall’import di greggio entro i prossimi 10 anni, creando contestualmente 5 milioni di posti di lavoro. In quel discorso il Presidente Obama annunciò lo stanziamento di 8,3 miliardi di dollari per la costruzione di due nuove centrali nucleari in Georgia della Southern Company quale primo passo di uno stanziamento che globalmente supererà i 18 miliardi di dollari. Gl’impianti, ora avviati a costruzione, saranno terminati entro il 2016 e 2017, e daranno lavoro a 3000 persone creando 850 posti di lavoro stabili. Le centrali produrranno energia elettrica per le necessità di 1,4 milioni di abitanti. Questi concetti sono stati ribaditi a metà febbraio fra gli operai del Maryland, in coerenza con la sua fede ambientalista, ma rompendo a sinistra, spazzando via anni di scontri ideologici pro e contro l’atomo civile. Egli pur dichiarando di essere a conoscenza di opinioni differenti nel pubblico americano, ha fatto presente che la nazione non si può permettere il lusso di rimanere ferma aspettando gli eventi. A favore dell’atomo ci sono argomenti economici: l’opzione nucleare è anche la soluzione migliore contro “il cambiamento climatico, perché una centrale atomica, a parità di energia prodotta evita l’inquinamento proveniente da 16 milioni di tonnellate di carbone. E’ come se si togliesse dalla strada 3,5 milionidi auto per un anno. La nuova strategia del Presidente sposta l’attenzione sul miglior impatto del nucleare sul clima più che sull’ energia.
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Salvataggio greco e delle banche anglo-franco-tedesche
Sui fattori esteri che hanno inciso sulla necessià di dare una mano alla Grecia oltre alla dovuta solidarietà a un paese dell’ Eurozona, c’è, l’esposizione delle banche straniere per 236 miliardi di dollari nei confronti della Grecia, in titoli di debito del settore pubblico e di quello privato e, di questo, circa un terzo riguarda banche francesi, seguono le banche tedesche con 45 miliardi, le banche americane con 16,6 miliardi, le inglesi con 15 miliardi e quelle olandesi con 11,6 miliardi. Sul totale circa 60 miliardi hanno scadenza entro un anno. Secondo la Banca europea per i regolamenti l'esposizione delle sole banche europee nei confronti della Grecia ammonta a 188,6 miliardi di dollari.
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domenica 2 maggio 2010
Sperpero o utilizzo distorto di danaro pubblico
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Petrolio gas e inquinamenti
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