mercoledì 18 settembre 2013

Al Portogallo la crisi costa di più

Oggi il Portogallo,sotto assistenza finanziaria internazionale, ha ottenuto un prestito di 1 miliardo e 250 milioni di € con la vendita di buoni del Tesoro a 3 e 18 mesi in un anno caratterizzato da tassi d'interesse per le nuove emissioni nettamente superiori. L'agenzia del debito portoghese ha dichiarato di aver preso in prestito € 750 milioni a 18 mesi a un tasso del 2,293% contro l'1,603% dell'ultima offerta simile risalente al 19 giugno, mentre ha venduto € 500 milioni di buoni del Tesoro a tre mesi, ad un tasso dell'1,081% contro lo 0,766% dell'ultima vendita del 21 agosto.Con questa operazione, il Portogallo ha raggiunto l'importo massimo richiesto al mercato. L'obiettivo infatti era stato fissato per un valore compreso tra 1 e 1,25 miliardi di euro, dopo che il governo aveva abbassato le sue ambizioni  che inizialmente erano fissate tra 1,25 e 1,5 miliardi di euro. La domanda è stata pari a due volte l'offerta per il lungo termine e 1,8 volte per il breve termine. Per gli economisti portoghesi questo aumento non è stato una sorpresa, perché in linea con i tassi attuali di mercato per tali scadenze del debito.La domanda, anche se leggermente inferiore a quello dei prestiti precedenti, tuttavia è rimasta nella media delle emissioni del debito pubblico. In cambio di un prestito di € 7 miliardi e 800 milioni concessi nel maggio del 2011 dall'UE e dal FMI, il Portogallo si è impegnato ad attuare un programma di austerità fiscale e di riforme economiche in tre anni.Per evitare un secondo piano di aiuti, Lisbona cerca di riconquistare la fiducia degli investitori per rifinanziare sul mercato le necessità del suo debito, lottando contemporaneamente per ridurre il suo deficit e cercando di ottenere più respiro per il 2014. In effetti il paese non ha mai abbandonato il mercato del debito del breve termine e prevede di recuperare il pieno accesso alle necessità di lungo termine nel giugno 2014.La recente decisione della Corte Costituzionale, che ha censurato la decisione di licenziare funzionari governativi, ha suscitato nuove preoccupazioni e ha contribuito a spingere verso l'alto il tasso debitore del paese sul mercato secondario anche per i titoli obbligazionari già in circolazione. I rappresentanti della Troika UE-BCE-FMI da lunedì sono in Portogallo per valutare nuove misure di austerità per il bilancio 2014 e decidere sul rilascio di una nuova tranche di credito di € 5,5 miliardi.

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