lunedì 15 luglio 2013

Cala il prezzo del petrolio a New York dopo i dati di Cina e USA

New York - Il prezzo del petrolio stamani a New York dopo l'apertura della borsa, si è indebolito a causa degli indicatori economici misti degli Stati Uniti e dalla Cina, i due più grandi consumatori di petrolio greggio nel mondo. Il barile "light sweet crude" (WTI) per consegna nel mese di agosto è caduto di 86 centesimi a 105,09 dollari al New York Mercantile Exchange (NYMEX). Secondo quanto ha dichiarato Bart Melek di TD Securities così il mercato ha reagito ai dati non eccelsi comunicati dalla Cina facendo capire che la crescita della domanda di energia nel Paese non sarà così forte come si sperava. Pechino ha infatti svelato stamani che un rallentamento della crescita economica al 7,5% nel secondo trimestre è in linea con le aspettative, ma continua a mostrare segni di rallentamento, tra cui una fase di debolezza del settore manifatturiero nel mese di giugno, ha aggiunto l'analista. L'aumento della produzione industriale in Cina è rallentata il mese scorso al 8,9% anno su anno, contro il 9,2% di maggio, ha riferito il National Bureau of Statistics (NBS). Gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanni deluso gli investitori.Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Commercio, c'è stato un rallentamento della crescita nel mese di giugno dello 0,4%, mentre gli analisti si aspettavano vendite più dinamiche. E se si esclude benzina e vendite auto, l'indice delle vendite al dettaglio rivela una flessione anche molto leggera pari allo 0,1%.Questi dati contrastanti tra le due più grandi potenze economiche del mondo, hanni spinto gl'investitori a monetizzare gran parte dei guadagni maturati venerdì, secondo il parere di Matt Smith di Schneider Electric. Incoraggiati da segni di maggiore attività negli Stati Uniti, per il forte calo delle riserve di petrolio di questo paese e per la crisi politica in Egitto, i prezzi del greggio ultimamente avevano subito significativi aumenti.

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