giovedì 2 maggio 2013

Tanto rigore: la ricetta del FMI

Oggi da Ginevra, il direttore del FMI Christine Lagarde, sulla scia delle proteste anti-austerità del 1 maggio, ha dichiarato, in una intervista alla TV Svizzera, che non vi sono alternative all'austerità. Per Lagarde, che attualmente partecipa ad un convegno nel Cantone di San Gallo, una sorta di "mini Davos" che riunisce ogni anno i rappresentati internazionali di alcune istituzioni finanziarie fra le più importanti, ha anche auspicato che gli sforzi attuali siano perseguiti. In un'intervista di 15 minuti, apparsa sul sito della RTS, Lagarde ha aggiunto che "la situazione è difficile", si devono rispettare "disciplina fiscale" e "promuovere iniziative di crescita" per aumentare "investimenti e occupazione." Poi ha aggiunto che una "politica di stimolo non può significare più debito." Rispetto alla situazione della Germania, il direttore del FMI ha dichiarato che il paese sta "raccogliendo i frutti della sua politica." Secondo Lagarde, al momento ci sono "tre tipi di economie nel mondo." La crescita più rapida nei paesi emergenti. Un secondo gruppo, che comincia a tornare a crescere, e che comprende Stati Uniti, Svezia e Svizzera. Infine, e poi c'è un terzo gruppo composto dalla zona euro e dal Giappone, che "fatica a trovare la via della crescita."

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