mercoledì 20 marzo 2013

Cipro cerca un'alternativa urgente

Dopo che il Parlamento cipriota martedì ha respinto l'impopolare piano di salvataggio concluso sabato con l'Eurogruppo ora deve trovare un'alternativa urgente per evitare il fallimento dell'isola. I partiti politici ciprioti cercano oggi di trovare un'alternativa alla tassazione di tutti i depositi bancari per raccogliere 5 miliardi e 800milioni di € richiesti come parte del piano di salvataggio europeo. Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha detto che la palla è nel campo di Cipro, ripetendo già che gli aiuti europei non supereranno i 10 miliardi di euro, mentre il bisogno di Nicosia è di 17 miliardi di euro per rimborsare il debito. 10 miliardi di euro non sono sufficienti per rimborsare il debito e non c'è altra soluzione, deplorando il rifiuto da parte del Parlamento cipriota. Una opzione sul tavolo è la nazionalizzazione dei fondi pensione delle istituzioni statali e parastatali, che potrebbe portare tre miliardi di euro. Un'altra è la contrazione del settore bancario, con la possibile fusione delle due maggiori banche per ridurre l'importo della ricapitalizzazione necessaria. Anastasiades durante un'intervista telefonica di ieri ha già fatto presente queste opportunità alla cancelliera tedesca Angela Merkel come ha dichiarato alla televisione. Un'altra possibilità è un aiuto della potente Chiesa ortodossa di Cipro, il cui leader, l'arcivescovo Chrysostomos II, ha dichiarato ai giornalisti dopo un incontro con il signor Anastasiades, che la Chiesa era pronta a mettere i suoi possedimenti terrieri enormi a disposizione dello stato. Il nuovo ministro del bilancio francese, Bernard Cazeneuve, ha dichiarato di essere personalmente scioccato dal numero di oligarchi russi presenti nell'isola che con il 45% dei capitali presenti a Cipro rendono difficile la ripresa del paese.Inoltre ha sostenuto che le banche cipriote non sono tra le più trasparenti del mondo.Il ministro delle Finanze di Cipro Michalis Sarris oggi si è recato a Mosca alla ricerca di sostegno. Egli ha dovuto chiedere una proroga del credito di 2,5 miliardi di euro concesso dalla Russia a Nicosia nel 2011, che deve rimborsare nel 2016, per prendere una boccata d'aria fresca mentre l'isola è in crisi finanziaria. Il parlamento cipriota ieri ha respinto il piano di salvataggio proposto da donatori (Bruxelles e il Fondo Monetario Internazionale), che prevede una tassa senza precedenti sui depositi bancari. Questo prelievo eccezionale del 9,9% sui depositi superiori a 100.000 euro, colpirebbe in modo particolare le fortune russe depositate sull'isola a causa del suo regime fiscale favorevole.Gli esperti stimano che le perdite che potrebbero subire i russi ammonterebbero a circa 3 miliardi di euro. Questo scenario ha indisposto Mosca, ed il presidente Vladimir Putin lo ha definito "ingiusto" e "pericoloso". Il governo russo negli ultimi mesi ha più volte dichiarato di essere pronto a procrastinare i tempi di scadenza del prestito a Nicosia, preferendo questa ulteriore opzione di assistenza, rispetto ad una perdita secca, ma dopo l'annuncio del piano di salvataggio europeo, Anton Silouanov ha criticato il progetto sviluppato senza consultazione, ed ha minacciato di riconsiderare questa proposta. Secondo il quotidiano Vedomosti, citando una fonte vicina al Cremlino, ha scritto che secondo Mosca i ciprioti dovrebbero offrire acquisti di asset dell'isola in cambio di denaro. Secondo il giornale martedì la banca russa Gazprombank, posseduta al 41% dal colosso pubblico Gazprom avrebbe offerto assistenza finanziaria a Nicosia in cambio di licenze per la produzione di gas naturale al largo della costa meridionale dell'isola. La Banca centrale europea (BCE), che ha partecipato ai negoziati a Cipro con l'Unione europea e il FMI ha detto di aver preso atto del rifiuto e ha dichiarato che avrebbe fornito liquidità nelle quantità necessarie, facendo presente che la porta non era chiusa a una ulteriore rinegoziazione del piano di aiuti. In serata, l'Eurogruppo ha ribadito la sua offerta a Nicosia. "Abbiamo lasciato una certa libertà a Cipro", ha poi detto ai canali televisivi olandesi, ritenendo che il pacchetto di aiuti potrebbe superare i 10 miliardi di euro per non rendere il debito del paese ingestibile. Il Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, ha preso atto "con rammarico" del rifiuto cipriota. Ha avvertito che Cipro è l'unico responsabile dei propri problemi grazie al suo sistema bancario "completamente fuori misura," non vi è alcuna alternativa, se non quella  di ristrutturare il sistema.

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