domenica 9 settembre 2012

L'euro sale contro dollaro

Londra - L'euro accentua il suo progresso nei confronti del dollaro dopo venerdì dovuto anche ai dati, più forti del previsto, degli affitti e della disocuppazione negli Stati Uniti nel mese di agosto, mentre l'euro è rimasto sostenuto dall'annuncio che siamo alla vigilia di nuove misure della Banca centrale europea. Intorno al 13.00 di oggi, l'euro incontrava il dollaro a 1,2816, il livello più alto dalla fine di maggio, contro 1,2629 dollari di giovedì sera. L'euro è salito anche contro lo yen a ¥ 99,93 contro 99,60 ¥ di giovedì. Oggi ha toccato ¥ 100,98, il livello più alto in due mesi.Il dollaro è sceso nei confronti della moneta giapponese a ¥ 78,33 contro 78,85 ¥ ieri. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso all'8,1% nel mese di agosto, il suo livello di aprile, ma le assunzioni nel paese hanno registrato un netto calo, secondo i dati pubblicati venerdì. I dati delle assunzioni possono deludere anche se le autorità dichiarano una riduzione della disoccupazione perchè ciò è dovuto semplicemente ad una diminuzione della forza lavoro, che contribuisce a sostenere l'idea che la Fed (Federal Reserve) dovrà intervenire con immissioni di nuova liquidità, ha commentato Kathleen Brooks, analista di Forex.com. Il giorno prima, i dati sull'occupazione nel settore privato negli Stati Uniti sembravano migliori del previsto per il mese di agosto  e questo aveva alimentato le speranze sulla forza della ripresa della più grande economia del mondo e quindi aveva fato scendere al minimo il rischio che la settimana prossima la Fed annunciasse nuove misure per sostenere l'economia. Questo ha permesso al dollaro di rallentare il declino. L'intervento della Fed, determinato di solito da iniezioni di liquidità nel sistema finanziario degli Stati Uniti, ha l'effetto di diluire il valore del biglietto verde e renderlo meno attraente per gli investitori. L'euro ha accentuato il rimbalzo iniziato giovedì in seguito agli annunci della BCE, nonostante un brutto segnale arrivato dopo la revisione al ribasso delle previsioni di crescita per le istituzioni dell'area dell'euro nel 2012 e 2013, ha osservato Craig Erlam, analista di Alpari UK. L'attesa dei mercati, per il presidente della Bce Mario Draghi non è andata delusa. Lo sforzo che si concretizzerà sotto forma di un vasto programma di riacquisto di azioni del debito sovrano in quantità illimitata o "operazioni definitive monetari" (OMC), ha l'obiettivo di consentire ai grandi paesi in difficoltà come l'Italia e la Spagna di continuare ad avere accesso ai finanziamenti dei mercati finanziari. I loro tassi passivi, che erano saliti notevolmente negli ultimi mesi, dovrebbero scendere a livelli considerati gestibili.

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