venerdì 31 agosto 2012

La Cina pronta ad investire nel debito dei paesi dell'Eurozona

Pechino - La Cina è pronta a comprare titoli dei Paesi dell'Eurozona in crisi, ma non nega la sua apprensione per il futuro di Eurolandia. Atene, Roma e Madrid, come si comporteranno, chiede il premier Wen Jiabao? A rassicurarlo sulla "assoluta" volontà politica dell'Europa di proteggere e rafforzare la sua moneta è stata Angela Merkel, durante la visita di due giorni in Cina. È la seconda quest'anno. Subito dopo la bilaterale con il premier italiano Mario Monti, ieri a Berlino, la cancelliera è volata infatti a Pechino per una missione 'pro euro'. E oggi il premier cinese ha garantito di voler continuare a sostenere l'eurozona: la Cina sarebbe pronta a comprare titoli di Stato dei Paesi in crisi. Anche il presidente Hu Jintao, in serata, ha ribadito la linea del supporto: "La Cina sostiene fortemente gli sforzi europei per superare la crisi del debito - ha detto - e sostiene anche il ruolo che il FMI e le altre istituzioni stanno svolgendo per risolvere la questione del debito europeo". Premesse positive, insomma. "Le principali preoccupazioni sono due - ha detto Wen Jiabao - . La prima è sapere se la Grecia resterà nell'eurozona. La seconda è sapere se Italia e Spagna prenderanno le misure globali di salvataggio. La risposta a queste due questioni è nella determinazione di Grecia, Spagna e Italia a fare le riforme".  Ascoltare la cancelliera gli ha ridato fiducia. La Merkel ha ripetuto di "volere che la Grecia resti nell'eurozona", ribadendo però di attendere il rapporto della Troika. Ha anche citato gli sforzi in atto a Roma e Madrid: "Spagna e Italia hanno intrapreso un intenso percorso di riforme e sono convinta - ha detto - che questa strada porterà i suoi frutti". La Merkel si muove come leader d'Europa nel mondo, presentando progressi e assicurando l'impegno dei suoi 'colleghi'. Oltre all'emergenza euro, sul tavolo con i cinesi, ci sono decisivi rapporti bilaterali economici e commerciali fra Berlino e Pechino. La Merkel si è mossa infatti con una massiccia delegazione, portando con sé ben sette ministri dell'Esecutivo e diversi uomini di affari. La Germania rappresenta circa la metà dell'export europeo in Cina. E il mercato tedesco rappresenta un terzo degli acquirenti europei del made in Cina. Gli scambi bilaterali fra i due Paesi ammontano a 160 miliardi di dollari nel 2011: in forte aumento (+18,9%) rispetto all'anno precedente.



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