lunedì 27 agosto 2012

La BCE studia le varie possibilità d'intervento

La settimana scorsa alla Reuters, fonti della Banca centrale europea hanno dichiarato che si sta prendendo in considerazione l'elaborazione di obiettivi di rendimento con un nuovo programma di acquisto di obbligazioni per consentire di mantenere la  strategia per evitare gli attacchi degli speculatori che cercano di incassare lauti interessi sulle difficoltà di alcuni stati dell'Eurozona. L'impostazione di una band è una opzione che sta guadagnando favore fra i banchieri centrali, ma la decisione non sarà presa prima della riunione del 6 settembre. Fra le opzioni attualmente in discussione nei gruppi di lavoro e che devono essere trattate dal Consiglio direttivo, questo è l'approccio più probabile e anche quello che potrebbe avere maggior successo. Non è chiaro quanto sia ampia la banda o come la BCE decida quando intervenire sui mercati obbligazionari per abbattere gli oneri finanziari.Un altro punto in discussione è se tale gruppo sarebbe legato ai rendimenti obbligazionari - i loro livelli assoluti dei tassi d'interesse - o spread obbligazionari, quale la differenza tra il debito di un paese rispetto alle obbligazioni di riferimento tedeschi. Il Presidente della Bce, Mario Draghi, ha segnalato all'inizio di questo mese che la banca può iniziare a comprare il debito pubblico e ridurre i costi di finanziamento paralizzanti per la Spagna e l'Italia, e i commenti che hanno alimentato un ampia ripresa della fiducia sui mercati mondiali. La BCE ha dichiarato che potrebbe acquistare obbligazioni sul mercato secondario con scadenza più breve, mentre i fondi di salvataggio europei avrebbero comprato titoli in questione a più lunga scadenza. Domenica il settimanale tedesco Spiegel ha riportato che la BCE deciderà nella riunione di settembre se implementare le soglie dei tassi d'interesse su tali acquisti, sia sui loro rendimenti che sui premi di tali rendimenti oltre i Bund tedeschi. Mantenere il segreto di destinazione dell'intervento potrebbe dare alla BCE un elemento di sorpresa e rendere più difficile per gl'investitori di cercare d'indovinare la banca o lo Stato oggetto dell'intervento. Come contro-indicazione c'è la possibilità che i mercati potrebbero continuare a vendere le obbligazioni prima di aver visto il tipo d'intervento della banca centrale. Questa mattina, dopo la pubblicazione del rapporto Spiegel, un portavoce della BCE ha detto che è assolutamente fuorviante riferire su decisioni che non sono ancora state adottate. Draghi ha anche aggiunto che qualsiasi vincolo di acquisto o d'intervento avverrà solo se i governi richiederano aiuti prima all'Eurozona e che a loro volta essi saranno legati a condizioni. Oggi la Cancelliera tedesca  è intervenuta anche sull'altro fronte incandescente di queste giornate di fine estate, commentando le dichiarazioni del presidente della Bundesbank Jens Weidmann che, in un'intervista allo Spiegel, era tornata ad attaccare la gestione della Bce targata Mario Draghi,ribadendo la sua fiducia nella politica dell'Istituzione finanziaria.

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