mercoledì 25 luglio 2012

L'euro risale nei confronti del dollaro, ma resta sotto pressione

L'euro oggi ha proseguito la sua leggera salita rispetto al dollaro, dopo il calo netto degli ultimi giorni, ma è rimasto sotto pressione per il peggioramento della situazione economica della zona euro, dove la Spagna ha sempre più bisogno di un piano globale di salvataggio. Oggi nel primo pomeriggio, l'euro ha incontrato il dollaro a 1,2149 contro 1,2063 dollari di ieri sera. Martedì era sceso sino a 1,2043 contro dollaro, il livello più basso dal 10 giugno 2010. E' rimbalzato a 95,03 contro lo yen, rispetto ai 94,28 di martedì dove ha toccato 94,12, il livello più basso dalla fine del novembre 2000. Il dollaro è rimasto stabile nei confronti dello yen a 78,22 yen contro i 78,17 di martedì sera."Le preoccupazioni per Spagna, Italia, Grecia rendono fosche le previsione per la moneta unica, mentre l'euro rimane sotto pressione", ha osservato Valentin Marinov, analista di CitiFX. Nonostante un tentativo oggi di rimbalzo della moneta unica europea nei confronti del dollaro, occorre una cautela d'impostazione perchè il mercato è sempre più preoccupato dalla Spagna, i cui tassi sui prestiti a lungo termine sono rimasti ancorati sopra la soglia del 7,5% considerato insopportabile nel lungo tempo. Gli investitori temono che il paese sarà costretto a cercare un aiuto esterno, come hanno fatto Irlanda, Grecia e Portogallo, mentre i cattivi indicatori economici spagnoli si accumulano e il salvataggio delle sue banche non è sufficiente per rassicurare la situazione. Diverse regioni a corto di soldi potrebbero cercare il sostegno di Madrid, come già fatto Valencia e si appresta a fare la Catalogna come preannunciato ieri. La Grecia rimane al centro delle preoccupazioni. Il governo incontrerà questa settimana una delegazione di istituzioni creditrici del paese per discutere le riforme necessarie per sostenere il loro aiuto, e domani arriva il presidente della consiglio europeo Barroso. Anche i paesi più forti non sono impermeabili alla crisi, come ha mostrato l'agenzia di rating Moody che lunedì ha abbassato a "negativo" la prospettiva del debito di Berlino. Inoltre, il barometro del clima economico Ifo in Germania ha registrato un ulteriore calo in luglio a 103,3 punti contro i 105,2 punti nel mese di giugno, secondo i dati ufficiali rilasciati mercoledì. "Sembra che le aziende tedesche hanno finalmente aperto gli occhi sulla realtà della crisi nell'area dell'euro", e "l'immunità tedesca alla crisi della zona euro si sta chiaramente ammorbidendo "ha commentato Carsten Brzeski, analista di ING. Il Giappone, la cui moneta è considerata un rifugio sicuro in questi tempi economicamente difficili, si è allertato negli ultimi giorni avvertendo di un possibile intervento sul mercato dei cambi per far scendere il prezzo del denaro, che, per la sua forza, porta svantaggi agli esportatori giapponesi, che guidano la crescita del Paese. La sterlina britannica oggi è quotata nei confronti dell'euro a 78,43 pence, e a 1,5488 contro dollari. Il franco svizzero è rimasto stabile contro l'euro a 1,2010 franchi svizzeri ed è salito contro il dollaro a 0.9886 franchi svizzeri. L'oncia d'oro ha quotato 1587,50 dollari in asta ieri sera.
La valuta cinese stabile a 6,3885 yuan contro dollaro a fronte dei 6,3859 yuan di ieri.

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