lunedì 9 gennaio 2012

Il 1° marzo 2012 la firma del patto fiscale europeo

Ricevuto a Berlino da Merkel, Sarkozy ha annunciato che oltre al rigore, i due leader si sono concentrati sulla crescita e sulla possibilità di accelerare l'agenda delle riforme. Nessun annuncio sensazionale per il primo incontro franco-tedesco dell'anno, ma i due capi di stato hanno voluto infondere ottimismo all'inizio di un anno impegnativo. Il presidente francese, che si è poi intrattenuto a pranzo, ha detto che il trattato tra cui il patto fiscale sarà firmato il 1 ° marzo. In questo contesto, "è probabile che l'impegno per la regola d'oro (il pareggio di bilancio) delle finanze pubbliche sarà firmato a gennaio o, al più tardi, a marzo", ha dichiarato un pò più cauto il cancelliere tedesco. Circa il meccanismo degli aiuti europei ai paesi in difficoltà, la Germania e la Francia stanno valutando come accelerare la fornitura di capitale necessario, circa 80 miliardi di euro insieme ai 17 paesi della regione, ha assicurato il Cancelliere. Per quanto riguarda il delicato tema della tassa sulle transazioni finanziarie, Nicolas Sarkozy ha annunciato che la Francia sarà la prima ad applicare la tassa anche per essere di esempio, al progetto della direttiva in materia, elaborata dalla Commissione europea. Angela Merkel si è detta personalmente convinta che la soluzione migliore è che la tassa sia applicata da tutti i paesi dell'Unione Europea o al minimo da tutti i paesi dell'Eurozona. Anche se poi ha ricordato che alcuni membri del suo governo sono contrari ad un'implementazione senza il Regno Unito. "L'obiettivo è quello di avere, su tale imposta, una dichiarazione d'intenti dei ministri delle Finanze (UE) all'inizio di marzo". Il cancelliere tedesco, infine ha voluto rispondere ai critici che l' accusavano di pensare solo al rigore fiscale, anche a scapito della crescita: "Il consolidamento fiscale è uno dei pilastri del nostro futuro", ha detto, aggiungendo: "Il secondo pilastro è la crescita economica e l'occupazione". Francia e Germania chiedono che i fondi europei ancora disponibili siano utilizzati per la creazione di occupazione, per le PMI e per l'innovazione.

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