martedì 6 dicembre 2011

La UE deve fare un salto di qualità

I mercati azionari hanno reagito favorevolmente agli impegni presi dal Cancelliere Merker e dal presidente francese Sarkozy circa i nuovi interventi che possano costituire importanti passi in avanti nella soluzione della crisi ed evitare estreme conseguenze sul fronte dell’euro e dei rating dei paesi della tripla A. Un importante impulso è stato offerto anche dall’azione congiunta delle principali Banche centrali mondiali a sostegno della liquidità, che ha permesso ai listini azionari di archiviare la migliore settimana in termini di performance degli ultimi anni. La cautela resta comunque d’obbligo, anche per il perdurare di una situazione di estrema incertezza nei mercati, misurata da spread sui titoli governativi a livelli elevati. L’attenzione è ora posta ai nuovi appuntamenti in calendario nella settimana, incentrati soprattutto sulla riunione dell’Eurogruppo, considerata lo spartiacque nell’evoluzione della crisi, a cui si aggiungono le decisioni della BCE in termini di tassi e di nuovi interventi quantitativi. Giovedì la BCE si riunisce a Francoforte. La Banca centrale, secondo le attese di mercato, dovrebbe annunciare non solo un taglio dei tassi d’interesse di 25pb all’1,0%, ma potrebbe addirittura introdurre nuove aste a lungo termine (2 o 3 anni) per finanziare le banche e favorire dunque la corretta trasmissione degli stimoli di politica monetaria. In occasione della conferenza stampa che seguirà la riunione della BCE, saranno probabilmente sollecitati al presidente Draghi nuovi chiarimenti in merito alla strategia di gestione e possibile evoluzione dell’SMP, il programma di acquisto di titoli di Stato condotto dalla BCE sul mercato. Il vero test sarà rimandato in ogni caso a dopo il fine settimana, considerato il fatto che l’8 e il 9 dicembre si riuniranno i Capi di Stato e di Governo europei per decidere quale strategia adottare per affrontare l’attuale crisi del debito, nella speranza di trovare un accordo su soluzioni auspicabilmente convincenti, soprattutto su una proposta comune di convergenza e unificazione fiscale a livello europeo per tutti i 27 paesi della UE.

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