sabato 12 novembre 2011

L'UE contro le agenzie di rating

Il commissario dei servizi finanziari, Michel Barnier, ha emesso un duro comunicato qualificando come incidente grave la pubblicazione dell'agenzia di rating USA Standard & Poor’s di una degradazione, poi rivelatasi errata, della capacità finanziaria della Francia che attualmente gode della Tripla A. L'autorità europea dei mercati finanziari (ESMA) e le autorità francesi indagheranno se non vi sia stata colpa grave, che potrebbe portare all'emissione di una sanzione. La Commissione europea (CE) stima che questo fatto, in un tempo di massima volatilità del mercato è grave, perche le agenzie di rating devono agire con il massimo rigore e della responsabilità. Barnier ha notato che questo requisito dovrebbe essere ancora più importante nel caso di S & P, una delle tre maggiori agenzie di rating, perchè ciò impone di avere una speciale responsabilità. Martedì la Commissione europea presenterà un nuovo regolamento per cercare di evitare questi eventi e altre azioni simili, la nuova proposta servirà a rafforzare la legislazione sulle agenzie di rating. Tale proposta prevede un aumento della concorrenza, ad esempio chiedendo che i governi e le istituzioni finanziarie utilizzino almeno due agenzie, una grande e una piccola, e che l'agenzia non potrà valutare sia gli emittenti che i prodotti emessi, tranne che per il debito pubblico. Un altro obiettivo sarà quello di aumentare la trasparenza, grazie all'obbligo di pubblicare i loro metodi di calcolo e le regole per la valutazione dei clienti. Sarà anche previsto un aumento di responsabilità civile in caso di grave violazione o negligenza, da parte delle agenzie di rating. In tale contesto, l'agenzia si assumerà le proprie responsabilità e si potranno chiedere i danni di fronte alla giustizia. Il progetto di regolamento include una questione controversa, che in casi eccezionali, si può temporaneamente vietare la pubblicazione delle valutazioni. Su questo punto Bruxelles è divisa. L'indicazione di degrado di S & P è stato un incubo dal sapore amaro per la Francia che ancora non l'ha digerita. Ieri il paese ha celebrato la Giornata dell'Armistizio con il gusto del brutto sogno vissuto giovedì. Mentre sulla scena politica, i leader hanno espresso la loro indignazione per l'errore, gli esperti economici ritengono che sia solo questione di tempo prima che l'incubo si avveri. Per alcuni il pronunciamento dell'agenzia è stata una prova di ciò che accadrà in un futuro non troppo lontano. Infatti, l'incredibile enorme errore dell'agenzia, nelle parole della stampa, ha permesso di conoscere le conseguenze del ritiro della nota. Il campione è che ieri, dopo l'annuncio dell'agenzia, il premio di rischio francese è salito a 170 punti, il livello più alto mai visto. L'ex presidente della Banca europea di sviluppo (BERS), Jacques Attali, ha detto che "la Francia ha perso la sua tripla AAA. La conseguenza di una nota più bassa nei mercati è stata che per per prendere in prestito più soldi abbiamo già comprato il debito come se avessimo solo una doppia A". Le sue parole sono state condannate dal ministro del bilancio Valerie Pécresse, che le ha descritte come irresponsabili. Altre ipotesi in progetto per il futuro sono l'alternarsi delle agenzie.

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