lunedì 26 settembre 2011

Petroliere in naftalina

Giovedì il prezzo del petrolio è sceso del 6% perchè i dati negativi hanno mostrato un'economia mondiale a rischio recessione. Le cattive notizie sono emerse da tutto il mondo. Un sondaggio tra i paesi strettamente sorvegliati in Europa hanno indicato che una recessione potrebbe essere all'orizzonte, e un sondaggio relativo alla produzione di manufatti ha rilevato un rallentamento persino in Cina, che è stato uno dei paesi più caldi in economia. I prezzi per gli stock e per quasi tutte le materie prime sono in picchiata. Quando l'economia rallenta, anche la richiesta di petrolio scende. Il grezzo è sceso del 29% in tre anni dall'alto dei 113,93 dollari al barile del 29 aprile del 2008. Il prezzo è sceso a causa della disoccupazione, della mancanza di fiducia dei consumatori e dal prezzo della benzina alla pompa, molto costosa, che ne hanno rallentato la domanda. La Federal Reserve ha dichiarato mercoledì che la crescita economica degli Stati Uniti è lenta, e che il mercato del lavoro e le spese delle famiglie potrebbero rimanere deboli. La banca centrale USA ha annunciato un piano per tenere a lungo bassi i tassi di interesse, nel tentativo di stimolare la spesa di consumatori e imprese, ma gl'investitori hanno detto che questo avrebbe solo un impatto minimo perché i tassi di interesse sono già vicini ai minimi storici. Michael Lynch, presidente di Strategic Energy & Economic Research, ha dichiarato che "Questa è solo la conferma improvvisa e forte che l'economia non sta migliorando", e la domanda di energia sarà molto bassa". Juergen Stark, economista in partenza dalla Banca centrale europea che si è dimesso prima della fine del suo mandato dichiarando che è infelice il modo con cui la zona euro sta gestendo la sua crisi bancaria. In questa prospettiva alcuni armatori di grandi petroliere incominciano a far marcia indietro e ritirano dal mercato del trasporto marittimo le proprie petroliere. La petroliera Aframax, un tanker di nuova costruzione, in grado di trasportare circa 600.000 barili di greggio, sarà inviata in un porto naturale in Malesia per essere messa in naftalina, lo ha dichiarato per telefono ed e-mail, Carl Schou, a Kuala Lumpur la base del presidente di Ship Management Wilhelmsen, che supervisionerà la disattivazione. Charles de Trenck un operatore di trasporti, ed esperto di flussi commerciali, ha dichiarato tramite e-mail che l'ultima volta che nuove navi cisterna furono consegnate direttamente dai cantieri navali e messe in naftalina, fu nel 1980, con i proprietari delle navi che le inviarono nei fiordi in Norvegia, Baia di Eleusi in Grecia e al largo delle acque della Malaysia, Sri Lanka, Hong Kong. In particolare mettere in naftalina una nave come questa si chiama a caldo lay-up, e consiste di rimuovere dalle negoziazioni per tre o quattro mesi la sua capacità di trasporto o di stoccaggio.Il greggio di riferimento giovedì è sceso di 5,41 dollari, o del 6,3%, per concludere la giornata a 80,51 dollari al barile a New York. L'olio è sceso alla quotazione più bassa dal 9 agosto. Il Brent, che viene utilizzato come prezzo del petrolio che si produce in paesi stranieri, è sceso di 4,87 dollari, o del 4,4%, per finire a 105,49 dollari a Londra.La convinzione è che la crescita globale sta rallentando, spingendo anche verso il basso le scorte, i metalli e combustibili a base di greggio. Tom Kloza, editore e analista capo presso olio Information Service del prezzo del petrolio ha dichiarato che "Questo fa parte di una grande ondata di deflazione che ha colpito ogni risorsa importante. Ma a 80 dollari al barile, il petrolio rimane quasi $ 6 più costoso che nello stesso periodo dell'anno scorso, e a questo prezzo danneggia il potere d'acquisto dei consumatori e i profitti aziendali poichè il greggio è usato per fare tutto, dalla benzina al riscaldamento, dalle palline da golf al profumo.

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