martedì 28 giugno 2011

Auto: si restringono gli spazi in Europa

Sbarazzarsi delle automobili, con questa filosofia città come Vienna, Monaco, Copenaghen, Parigi e Milano stanno tentando di risolvere i loro problemi di traffico. Il sistema prevede chiusure del centro al traffico, limitazioni di parcheggi e rendere la vita difficile ai conducenti. Gli automobilisti a Londra, Stoccolma e Milano devono pagare dai 5 ai 12 € per entrare nel cuore delle città, più un'altra tassa per la sosta oraria, decine di città in Europa hanno aderito ad una rete nazionale di "zone ambientali", dove le auto solo con basse emissioni di anidride carbonica possono entrare. Mentre gli americani fanno sempre più fatica a trovare risposta a lunghi spostamenti e agli ingorghi, le città europee incomincano a marciare spedite verso queste soluzioni. Peder Jensen, responsabile del gruppo Energia e Trasporti presso l'Agenzia europea dell'ambiente, ha dichiarato al Times che negli Stati Uniti, c'è stato molto di più di una tendenza ad adattare le città per accogliere chi guida. In Europa c'è stata più sensibilità a decongestionarle, rendendole relativamente prive di automobili e più vivibili per le persone. Nella guerra alle automobili solo una manciata di città degli Stati Uniti hanno provato questi metodi, ha detto Lee Schipper, un ingegnere ricercatore senior presso la Stanford University che si è specializzato nel settore dei trasporti sostenibile. San Francisco ha pedonalizzato parti di Market Street e a New York il sindaco Michael Bloomberg ha suscitato polemiche quando ha tentato di pedonalizzare alcune aree come Times Square. Indipendentemente da ciò, l'Europa ha di gran lunga un maggiore incentivo ad agire rispetto agli USA. Le città europee sono nate tutte prima dell'automobile e di conseguenza hanno strade strette. Il trasporto pubblico è migliore in quanto c'è una forte percentuale di mezzi a trazione elettrica ed ora anche a gas.L'Europa era sulla stessa strada degli Stati Uniti un decennio fa, con più persone che volevano il trasporto privato, ma poi la ricerca della qualità della vita, la sensibilizzazione effettuata dai partiti "verdi", l'informazione della carta stampata e dei media in genere, ha prodotto il cambiamento.

0 commenti: