sabato 2 aprile 2011

Dopo il downgrade del rating le banche irlandesi sotto pressione

S&P ha valutato che la stima dei costi netti che potrebbero gravare sullo stato irlandese per la ricapitalizzazione del sistema bancario, dovrebbe attestarsi tra €18 e €19 miliardi, cioè tra l' 11,5% e il 12% del Pil. Con queste aspettative, l'agenzia di rating ha ieri abbassato da "A-" a "BBB+" il livello di affidamento; di fatto, ora l'Irlanda ha la stessa valutazione conferita alla Thailandia e alle Bahamas. S&P aveva proceduto a un downgrade già a febbraio, riducendo la valutazione a lungo termine da "A" ad "A-". L'agenzia, nel motivare la propria decisione, ha parlato della possibilità che l'Irlanda sia costretta prima o poi a ristrutturare il proprio debito sovrano; questa eventualità potrebbe confermarsi anzi una pre-condizione per riuscire accedere ai finanziamenti del fondo European Stability Mechanism (ESM). Contemporaneamente il governo irlandese sta cercando di dimostrare agli investitori, ai contribuenti e al resto dei paesi dell'Eurozona che la nazione ha individuato tutti i buchi del sistema bancario, il cui crollo dirottò fuoristrada quella che una volta era l'economia più dinamica d'Europa. Prima di oggi, lo Stato aveva gia iniettato 46 miliardi e 300milioni di € nelle banche, a quattro banche del paese e alle sei sono ora di proprietà statale. La banca centrale di Dublino ha comunicato che Allied irlandese Banks Plc (ALBK), la più grande istituzione finanziaria, durante il lungo decennale boom economico, ha chiesto 13 miliardi e 300 milioni di € di capitale aggiuntivo per allinearsi ai nuovi standard bancari europei. La Bank of Ireland Plc ha bisogno di 5 miliardi e 200 milioni di €, mentre l’irlandese Life & Permanent Plc ha bisogno di 4 miliardi di euro e a EBS Building Society bastano, per risollevarsi, un miliardo e mezzo di €. Ralph Silva, stratega a Londra di Silva Research Network ha dichiarato che: "Questa è la cosa più ragionevole che abbiamo avuto finora da un test per rendere uno sforzo credibile". La tendenza, secondo gli analisti, è di ridurre il numero delle banche nazionali attraverso la creazione di due nuove banche che diventino un forte pilastro universale ed è l'unico sistema per far ritornare la fiducia nel sistema bancario sia pure gradualmente. L'Irlanda ha 35 miliardi di euro di fondi stanziati ricevuti lo scorso anno, come parte del pacchetto di salvataggio del paese da parte dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.

0 commenti: