giovedì 24 febbraio 2011

Capri isola di sogno

Come organizzare una vacanza low-cost di almeno due giorni in una delle più celebri mete del turismo internazionale. Oggi Napoli, città di partenza della gità, è raggiungibile con l'alta velocità da tutto il nord Italia con 5/6 ore di viaggio e poi nel momento in cui si sale sull'aliscafo di fatto inizia la parentesi caprese. La storia di Capri è legata a quella del Mar Mediterraneo, alle popolazioni che lo hanno attraversato e a quel tratto di mare compreso tra Capo Miseno e Punta Campanella che è stato teatro di grandi eventi e scambi culturali. L'origine del nome di Capri è conteso tra le grandi culture del passato: alcuni sostengono che derivi dal greco antico Kapros (cinghiale) e altri dal latino Capraeae (capre). Numerosi scavi archeologici, testimoniano la presenza di vita primitiva a Capri. Durante i lavori di ampliamento del Grand Hotel Quisisana del 1906 furono rinvenute gigantesche ossa di dinosauri e oggetti in pietra scheggiata; lo stesso Imperatore Augusto trovò dei resti di attività primitiva durante la costruzione delle sue ville. Altri scavi importanti furono portati avanti nella Grotta delle Felci di Marina Piccola dove vennero scoperti materiali dell'età del Bronzo, tombe neolitiche e amuleti di varia fattura, tipici di un luogo sacro. Numerosi sono i siti archeologici particolarmente importanti per lo studio della Capri preistorica da ricordare sono la Grotta del Pisco, Località Il Limmo, Damecuta, Le Parate e la Grotta del Castiglione, sede anche di un ninfeo romano. Oggi gran parte del materiale archeologico ritrovato a Capri si trova nel Museo Ignazio Cerio a pochi passi dalla piazzetta. Il primo estimatore dell'Isola di Capri fu proprio l'Imperatore romano Augusto, che nel 29 a.C. la sciolse dalle dipendenze di Napoli e diede inizio al suo dominio privato. Il suo successore, l'Imperatore Tiberio, la scelse addirittura come ritiro dalla vita politica di Roma e fece costruire ben 12 ville, tra cui Villa Jovis a Capri e Villa Damecuta ad Anacapri. Nel 1371 il Conte Giacomo Arcucci, segretario della regina Giovanna I d'Angiò, fondò uno dei luoghi storici dell'isola di Capri: la Certosa di San Giacomo. che oggi è possibile visitare in tutto il suo splendore trecentesco.
Fra i vari da itinerari possibili suggeriamo una gita al Monte Solaro e al belvedere di Punta Cannone. Arrivando dal mare, balza all'occhio in lontananza il profilo dell'isola: il punto più alto è il Monte Solaro e per raggiungere la cima dei suoi quasi 600 metri bisogna recarsi ad Anacapri.
Poi da Piazza Vittoria, una delle fermate degli autobus provenienti da Capri e da Marina Grande, alla destra dei gradini è situata la Stazione della Seggiovia che porta a Monte Solaro. Il tragitto (circa 20 min.) permette di ammirare un panorama che abbraccia tutta Anacapri, dal centro storico alle zone più incontaminate e, in lontananza, alle isole del Golfo di Napoli. Seduti su una seggiola, con i piedi penzolanti si passerà a pochi metri al di sopra delle case, degli alberi, delle terrazze di terra coltivata, dei vigneti. In questi pochi minuti si scoprirà la parte più autentica di Anacapri, quella che ha basato per molti anni la propria economia sull'agricoltura. Scesi dalla seggiovia e saliti i pochi gradini di fronte, ci si ritrova nel punto più alto dell'Isola di Capri: sulla cima di Monte Solaro. Non ci sono parole per descrivere l'immenso panorama a 360° e la distesa di mare infinito. Se si ha la fortuna di visitare il Monte Solaro in una giornata poco affollata, l'esperienza di questa meraviglia, associata al silenzio rotto solo dal rumore del vento e dal verso roco dei gabbiani, sarà se possibile ancora più suggestiva. Sulla cima di Monte Solaro è presente un punto di ristoro con servizi. Per tornare indietro è possibile utilizzare nuovamente la seggiovia o in alternativa raggiungere l'Eremo di Cetrella, una piccola chiesetta che si scorge nella vallata appena sottostante. La strada per raggiungere Cetrella è un sentiero sterrato tra i boschi, e necessita di calzature comode, oltre ad una scorta di acqua. L'eremo di Santa Maria a Cetrella, costruito su un precipizio a strapiombo su Marina Piccola, risale al XV secolo. Il luogo era caro soprattutto ai marinai dell'Isola di Capri che usavano salire in pellegrinaggio alla chiesetta di Cetrella prima delle pericolose spedizioni per la raccolta del corallo.
Una volta visitata la chiesa di Cetrella è possibile tornare ad Anacapri attraverso lo stesso sentiero, risalendo verso la seggiovia, oppure scendere seguendo un percorso che in circa 20 minuti riporta ad Anacapri centro. L'intera passeggiata dura poco più di un'ora se ci si ferma solo a Monte Solaro utilizzando la seggiovia, dalle due 2 alle 4 ore se si decide di raggiungere anche l'Eremo di Cetrella. Ad Anacapri si può:
* Passeggiare per il centro storico.
* Raggiungere la Grotta Azzurra.
* Visitare Villa Axel Munthe.
Il belvedere di Punta Cannone si raggiunge dalla Piazzetta di Capri.
Tante sono le chiese di Capri che vale la pena visitare, ne consigliamo alcune.
Raggiunta la Piazzetta di Capri, salire le scale dell'ex Cattedrale di Santo Stefano e, da Piazzetta Cerio, proprio dove si trova uno dei musei più interessanti dell'isola, andare verso destra imboccando Via Madre Serafina. Questo antichissimo vicolo che passa sotto le case, costituito da bianche volte e piccoli scorci di cielo e che passa davanti al Complesso di Santa Teresa sulla sinistra c’è la storica Taverna O' Guarracino.
Il Complesso di Santa Teresa può essere visitato velocemente nella parte del Chiostro. Arrivati alla fine degli archi in uno spiazzo aperto, dove c'è una fontana di acqua potabile, salire la rampa di scale molto antica sulla sinistra. Superato il portone di accesso ci si troverà in un Chiostro che risale alla fine del 1600. Al centro del chiostro c'è un pozzo, un tempo risorsa preziosa per la raccolta dell'acqua, e un piccolo agrumeto che testimonia le abitudini degli abitanti dell'isola nell'antichità. Al di sopra del portone si trovano i resti di un affresco. Proseguire per Via Castello, sotto l'arco a sinistra, fino al Belvedere di Punta Cannone, un luogo chiamato così perchè nel XIX secolo gli inglesi occupanti lo utilizzarono per posizionare uno dei loro cannoni. Da qui è possibile godere di una splendida vista su Marina Piccola, sui Faraglioni e sulla spettacolare Via Krupp che scende fino a mare. Piccoli eremi a strapiombo sul mare, cappelle costruite a pochi passi dalla costa e splendide chiese monumentali, raffinati gioielli di arte barocca che impreziosiscono i centri storici dell'isola. Le chiese di Capri non sono soltanto delle costruzioni adibite al culto della religione, ma anche degli edifici che rispecchiano la bellezza del luogo in cui sorgono.
La Chiesa di Santa Sofia si trova nel centro storico di Anacapri, lungo la vivace passeggiata di Via Giuseppe Orlandi, ed è sicuramente uno degli edifici religiosi più importanti dell'isola. La chiesa è stata costruita nel 1510 La volta della navata centrale è a botte, mentre le due laterali presentano delle classiche volte a vela e terminano con due piccole cappelle. La splendida facciata dai tratti barocchi e i campanili dominano la piazza e il dedalo di viuzze che si spingono nel cuore della verde Anacapri. In piazza San Nicola, sempre nel centro storico di Anacapri e a poca distanza dalla principale chiesa di Santa Sofia, è possibile visitare la chiesa di San Michele Arcangelo. La sua costruzione, avvenuta tra il 1698 e il 1719, si caratterizza per la pianta ottagonale a croce greca e le linee architettoniche tipiche del Settecento napoletano. La chiesa è particolarmente famosa grazie allo splendido pavimento in maiolica eseguito dal "mastro" Leonardo Chiaiese. Lungo la Strada Provinciale che porta al borgo marinaro di Marina Grande, si può ammirare la piccola Chiesa di San Costanzo, dedicata al santo protettore di Capri e al culto della Madonna della Libera. Costruita nel V secolo d.C. sulle rovine di un palazzo romano di epoca tardo-repubblicana, la Chiesa di San Costanzo è una delle più antiche di Capri. Chi percorre la strada per raggiungere gli scavi archeologici di Villa Jovis non può fare a meno di ammirare il profilo della piccola Chiesa di San Michele alla Croce (conosciuta come Chiesa della Croce) circondata da un alto muro di cinta e dalla flora mediterranea del suo giardinetto.
Poi c'è la Chiesa di Santa Maria del Soccorso che nasce nel perimetro degli scavi archeologici di Villa Jovis, una delle 12 ville romane volute dall'Imperatore Tiberio sull'isola.
La Scala Fenicia è l'antica strada che collega Anacapri con il porto di Marina Grande, ma anche il passaggio per raggiungere la piccola Chiesa di Sant'Antonio dedicata al santo protettore di Anacapri è conosciuta anche come "Chiesa dei Marinai" perché la leggenda vuole che i marinai che scendevano da Anacapri utilizzavano la costruzione come rifugio e vi appesero un quadro sacro di Sant'Antonio.
Shopping a Capri
Fare shopping a Capri è un'opportunità meravigliosa per chi è alla ricerca dell'ultimo capo firmato, di un gioiello prezioso, un delicato uncinetto, un paio di sandali fatti su misura o dei famosi Capri Pants. Gli artigiani del posto permettono di ammirare la creazione degli oggetti per i quali l'isola è famosa e gli artisti del posto spalancano le porte dei loro atelier, invitando i passanti a visionare le esposizioni di quadri, sculture, e ceramiche esposte nelle vetrine. Lo sguardo del turista alla ricerca di quel souvenir originale e particolare è più che gradito nell'antica bottega del calzolaio o nel negozietto dove si lavora ai pizzi e merletti. Dall'alba al tramonto è possibile perdersi in un labirinto di vicoli e viuzze, ma trovare sempre il tempo per entrare in un negozio di gastronomia straripante di deliziosi prodotti tipici e accomodarsi in uno dei tanti ristoranti di cucina locale. O magari in uno dei bar della Piazzetta, il salotto del mondo, luogo ideale per osservare comodamente il resto del mondo che passa lentamente davanti.
Per dormire una ricerca sui siti dedicati, vi permetterà la scelta compatibile con le vostre esigenze.


0 commenti: