mercoledì 27 ottobre 2010

L'ASEAN si riunisce in Vietnam

Hanoi oggi ha accolto, i dieci paesi dell'ASEAN, l'Associazione del Sud-Est Asia, composta da Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia, Vietnam, prima d'incontrare sabato Cina, Corea del Sud, Giappone, India, Australia e Nuova Zelanda. Questo due incontri in Vietnam promettono di essere fortemente incentrati sulla moneta cinese, lo yuan, che il mondo ritiene sottovalutato. Mercoledì nuovamente, il capo del FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha chiesto di fare qualcosa di apprezzabile. Dopo la riunione dei ministri delle Finanze del G20 in Corea del Sud, che hanno accettato di evitare una guerra delle monete e la domanda che i tassi di cambio siano determinati dai mercati il messaggio è indirizzato anche a tutti i paesi asiatici che mantengono il loro tasso di cambio artificialmente basso per aiutare le proprie esportazioni. Questo problema è già al centro dell'incontro aperto oggi a Hanoi anche tra i dirigenti della regione. Tutti vogliono un ambiente migliore per le imprese, sia in campo che sugli investimenti commerciali. Vogliono costruire strade, ferrovie, navi e aerei in tutti i paesi ASEAN, in particolare c'è in previsione la costruzione di ben 42 nuovi porti, ma sanno che il successo di questi progetti comporta anche un equilibrio monetario da tutti accettato. La Cina, il cui accordo di libero scambio con l'ASEAN è entrato in vigore il 1 ° gennaio di quest'anno, è ovviamente l'onnipotente speaker al vertice di Hanoi. Americani e russi invitati insieme al Regno di Mezzo e dei paesi del Sudest asiatico rappresentano un PIL accumulato da 6000 miliardi di dollari (4350 miliardi di €), e i loro scambi aumenteranno di 200 miliardi di dollari, quest'anno. Ancora più importante, Pechino vuole trovare un mezzo per promuovere, in ambito Asean, lo yuan come mezzo di pagamento in sostituzione del dollaro. Per ora, la sua esperienza in questo settore è limitata a Hong Kong, Macao e ad alcuni altri paesi della regione. Tuttavia, la Cina ha bisogno di testare la sua moneta, che non è ancora convertibile, in un numero crescente di mercati esteri per controllare il suo peso sulla scena internazionale. È ancora più importante, in questa fase, perchè è impegnata in una crisi diplomatica con il Giappone sulle isole Senkaku (Diaoyu in cinese) e il vertice di Hanoi quest'anno sarà l'unica sede di un grande incontro tutto asiatico. Gli americani, rappresentati da Hillary Clinton, e i russi sono infatti invitati per la prima volta a partecipare al dibattito domenica. C'è la speranza che questa iniziativa possa essere ripetuta il prossimo anno e gli anni a venire.

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