domenica 24 ottobre 2010

La Fed non convince i mercati delle valute

Secondo il tedesco Rainer Bruederle, membro del Partito liberale democratico, partner di governo della Cancelliera Angela Merkel, intervenuto alla riunione del G20 in sostituzione del ricoverato in ospedale ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, la Federal Reserve sta spingendo verso una politica monetaria più facile per gli USA, ma è la via sbagliata per stimolare la crescita e può portare a una manipolazione del dollaro. Il Presidente della Fed, Ben S. Bernanke ieri ha dato al Gruppo dei 20 Ministri delle finanze e ai banchieri centrali riuniti a Gyeongju, in Corea del Sud, una panoramica degli sforzi della banca centrale americana per far ripartire la più grande economia del mondo. Gl’ investitori si aspettano che la sua strategia, possa includere maggiori acquisti di Bond, e non solo di quelli. Bruederle ha ribadito che il modo sbagliato per prevenire o risolvere i problemi è aggiungere più liquidità. Anche i funzionari dei mercati emergenti sono stati molto critici. La Fed, nel dibattito sulla sua strategia, ha cercato di alleviare le preoccupazioni per le forti oscillazioni nei flussi di capitali verso i mercati emergenti, con la promessa di essere "vigile contro l'eccesso di volatilità " dei tassi di cambio. Poi la banca centrale USA ha annunciato di aver completato l'acquisto di circa 1.700 miliardi dollari di debito, da marzo ad oggi, per sostenere la ripresa.
Il rappresentate tedesco ha ribadito la sua critica, precisando che l’eccessiva creazione di moneta, in forma stabile, porta a una manipolazione indiretta del tasso di cambio.
Il capo del Tesoro USA ha rifiutato di commentare direttamente la politica della Fed, ma ha anche detto che le grandi economie come quella degli Stati Uniti devono fare della crescita una priorità assoluta. Piuttosto una delle cause degli squilibri globali è la disparità tra la rapida espansione delle economie dei mercati emergenti e la crescita troppo lenta nei paesi sviluppati.
"Abbiamo intenzione di continuare a cercare di rafforzare la ripresa in atto in modo da poterne uscire fuori nel modo più rapido possibile ", ha dichiarato Geithner.
Il Presidente della BCE, Jean-Claude, Trichet ha dichiarato che il G-20 non è pervenuto a "nessuna conclusione particolare" dopo che alcuni membri avevano espresso preoccupazioni per le proposte di ulteriori “quantitative easing” degli Stati Uniti.

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