domenica 4 luglio 2010

Il Governo USA aumenta i controlli di gestione dei derivati

La vita dei derivati sta attraversando momenti difficili, visto che anche in Italia sono numerosi le regioni e i comuni che minacciano di aderire le vie legali per recuperare i soldi dei costi occulti pagati alle banche che offrivano questo mezzo per diluire nel tempo la scadenza dei debiti. Dal Il Sole 24Ore del 1 luglio scorso si apprende che il Governatore della Lombardia, Formigoni ha dichiarato che "bisognerà esercitare ogni opportuna azione" per recuperare il denaro perduto attraverso i supposti costi impliciti caricati dalle banche, dando così con un ordine del giorno della giunta un mandato di rappresentanza a due legali del foro di Milano.
I derivati sono contratti il cui valore è derivato da azioni, obbligazioni, prestiti, valute e materie prime, o legati a specifici eventi quali variazioni dei tassi di interesse o di tempo e solo negli USA vale 615 miliardi dollari. Vendere i derivati over-the-counter è tra i più lucrativi trading delle grandi società finanziarie. Negli Stati Uniti le banche commerciali sono in possesso di derivati con un valore d’emissione di 212 miliardi dollari nel quarto trimestre 2009, secondo l'Ufficio del Comptroller of the Currency: JPMorgan Chase & Co., Citigroup, Bank of America Corp., Goldman Sachs Group Inc. e Morgan Stanley detengono il 97% del totale. Il controllo di questi prodotti finanziari sarà effettuato attraverso la costituzione di una nuova agenzia federale. L'idea di una nuova agenzia è nata dalla critiche di alcuni deputati e da gruppi di consumatori perchè i regolatori bancari, compresi la Fed, hanno omesso di esercitare correttamente la loro protezione a favore dei consumatori durante il boom immobiliare.
L'agenzia con una considerevole autorità per la protezione dei consumatori da pratiche abusive finanziarie e l'ufficio di presidenza saranno ospitati presso la Fed, e avranno la vesta giuridica di autorità indipendente. Guidati da un direttore nominato dal Presidente e confermati dal Senato, l'Ufficio di presidenza dovrà riscrivere le norme di protezione dei consumatori dalle banche e dalle imprese che offrono servizi o prodotti finanziari. Le norme saranno applicate alle banche e alle cooperative di credito con più di 10 miliardi dollari in beni.

0 commenti: