giovedì 10 giugno 2010

Tassi invariati dalla BCE

Oggi la Bce, nella consueta riunione del primo giovedì del mese, ha lasciato invariato il tasso all'1%, invariato anche il tasso marginale all'1,75%, e quello sui depositi allo 0,25%. Il costo del denaro in Eurolandia resta quindi al minimo storico. L'euro si è dimostrato una valuta assolutamente «credibile», e lo dimostra la sua «eccezionale» tenuta nel corso degli anni ha detto il presidente della Bce Jean-Claude Trichet. «Nel primo semestre del 2010 è continuata la ripresa dell'economia nell'Eurozona, ma i tassi di crescita trimestrali sono diseguali. Per questo ci aspettiamo una crescita moderata in uno scenario di tensioni persistenti in alcuni ambiti finanziari e di incertezza insolitamente alta» ha aggiunto Trichet, che si aspetta «che la crescita dei prezzi resti moderata nel medio termine» e «in linea con il nostro obiettivo di tenere bassi i tassi di inflazione, al di sotto, ma vicino al 2%». Quanto alla possibilità che la BCE emetta nuovi certificati di debito, Trichet ha risposto: «Guardiamo a tutti gli strumenti a disposizione della banca centrale, ma non c'è nulla in questo momento di predefinito». Tornando al tema dello sviluppo dell'Ue, il Governatore ha ricordato che «il dato sulla crescita non è scritto da altri e imposto a noi, ma dipende da noi dalla fiducia che sappiamo creare nel mercato. I nostri concittadini possono avere fiducia nel nostro controllo dell'inflazione e nella difesa del potere di acquisto. Importante, come abbiamo già detto, che tutti i soggetti pubblici e provati facciano di tutto per aumentare la fiducia». La crisi del debito europeo ha messo in evidenza che occorre maggiore disciplina di bilancio, con sanzioni più stringenti, e quasi automatiche, per i Paesi che non rispettano le regole ha concluso Trichet.
Le parole del Governatore sono state un forte tonico all’Euro nei confronti del dollaro, con il cross euro/dollaro a 1,2131 usd. Sempre in ascesa il prezzo del petrolio con il Light Crude a 76 dollari al barile. A poco meno di un'ora dalla chiusura delle contrattazioni sulle piazze del Vecchio Continente, Madrid era in testa con un più 3,99%, seguita da Parigi +2,48%, Bruxelles +1,55%, Amsterdam +1,78%, Londra +1,17%, Francoforte +1,66%. Più distaccata Zurigo con un modesto +0,75%. Anche Piazza Affari non è da meno: l'indice Ftse All-Share segna infatti un balzo del 2,30%, mentre il Ftse Mib avanza del 2,48%. Tra le blue-chips milanesi pioggia di denaro sulle banche e su altri titoli quali Autogrill, Mediaset ed Exor. Quest'ultima ha da poco annunciato una partnership per investire in Cina e India.

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