giovedì 14 gennaio 2010

Settimana tranquilla sul mercato dei cambi


La riunione odierna della BCE ha confermato il tasso di sconto all'1%, il più basso da quando esiste l’Euro attenzione anche al dato sul CPI di dicembre, in quanto i dati sulla produzione industriale sono leggermente migliorati rispetto a novembre che si attesta su 0,6% dal precedente -0,6% (atteso -7,5%. In Germania il dato sull'inflazione "finale" di dicembre, è confermato allo 0,7%. Qualche segnale di preoccupazione viene dal calo su base annua del PIL per il 2009 del 5% e esportazione a meno 14%.
In USA la settimana si apre con i dati macro che vedono la bilancia commerciale di novembre (stabile a -34,8 miliardi di dollari), e l’attesa per il dato delle vendite al dettaglio di dicembre che
dovrebbe confermare un trend positivo per effetto delle vendite natalizie, l'attesa indica 0,4% m/m rispetto all'1,3% m/m. Chiude la giornata di venerdì che vede: la fiducia dei consumatori (Univ. del Michigan), preliminare di gennaio, attesa a 73,7, dal precedente 72,5, l'Empire di gennaio, atteso a 12, dal precedente 2,55, infine la produzione industriale di dicembre 0,5% m/m dal precedente 0,8% (con la capacity in risalita a 71,7% dal precedente 71,3%). Pubblicati i dati finali sul PIL del 3° trimestre in area euro, che hanno sostanzialmente confermato la stima preliminare di crescita dello 0,4% su base trimestrale, mentre la caduta su base annuale è stata del 4% (-4,1% la precedente stima). In relazione all’attività negli ultimi mesi dell’anno, gli ordini all’industria in ottobre per l’intera area euro mostrano una flessione superiore alle attese, del 2,2%, rispetto al mese precedente e del 14,5% Le vendite al dettaglio per l’intera Eurozona sono risultate in calo dell'1,2% m/m e del 4,0% a/a. stabile all’8,1%, con un modesto calo dei disoccupati (-3 mila unità). è salito a -1,22. Nel mese di novembre la produzione industriale in Germania è aumentata dello 0,7% su base mensile, contro attese di crescita dell'1%. Il dato di ottobre è stato marginalmente rivisto a -1,7% dal precedente -1,8%. Su base annuale, permane una significativa discesa, risultata pari a-8% a novembre dal -12,3% di ottobre.
In USA ricordando solo i dati più rilevanti per i mercati finanziari è stata pubblicata la terza stima della crescita nel 3°trimestre dell’anno: la variazione del PIL è stata del +2,2% (la seconda stima indicava un +2,8% t/t) con revisioni al ribasso della crescita degli investimenti, della spesa pubblica e delle scorte. In linea con questa revisione sono risultati i dati su reddito e consumo personali in novembre, in crescita, ma inferiori alle previsioni (rispettivamente +0,4% m/m anziché+0,5% m/m atteso e +0,6% m/m anziché +0,7% m/m atteso). Indicazioni contrastanti dagli ordini di beni durevoli in novembre, modesto incremento, anche se inferiore alle attese per l’indice complessivo (+0,2% m/m) dopo l’inattesa contrazione del mese precedente, mentre più forte delle attese il dato che esclude il settore dei trasporti (+2% m/m). Ordini industriali di dicembre in aumento dell'1,1%, oltre le attese. Il dato, relativo al mese di novembre, era atteso in aumento dello 0,5%, dopo il +0,6% di ottobre. Di poco inferiori alle attese invece le indicazioni sul fronte dell’inflazione: il deflatore dei consumi nel 3° trimestre, secondo i dati sul PIL, è cresciuto dell’1,2% t/t ann. (atteso +1,3%), mentre in novembre (secondo le rilevazioni mensili su reddito e consumi) è salito dell’1,5% a/a (atteso +1,6% a/a). Scenario ancora complesso per il mercato immobiliare: in novembre balzo per il secondo mese consecutivo del dato sulle vendite di case esistenti (+7,4% m/m anziché +2,5% m/m atteso) mentre crollano le vendite di nuove case
(-11,3% m/m anziché +1,7% m/m atteso) dopo il buon dato di ottobre. I prezzi degli immobili indicano una timida ripresa: +0,6% m/m in ottobre (dopo il calo pari a -0,4% m/m in ottobre) immobiliare. La Banca centrale cinese ha inoltre ribadito la consueta posizione nei confronti dello yuan, dicendo che manterrà un tasso di cambio stabile ma ha aggiunto che intende proporre un sistema monetario internazionale multi-polare e promette di espandere le attività in yuan, inclusi bond ed emissioni a Hong Kong .

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