martedì 20 ottobre 2009

Stabilità finanziaria o stabilità dei prezzi

Questa mattina l’euro è scambiato in borsa intorno a 1,4987 per dollaro e lo yen a 135,41. Il petrolio ha toccato gli 80 dollari a barile e le borse nel loro insieme continuano il loro trend positivo. Già nel mese di settembre alcuni analisti ritenevano che l’indice Dow Jones era sopravvalutato del 40% e che presto l'indice avrebbe toccato quota 10.000. In tempi normali la FED e la BCE avrebbero ritoccato a rialzo i loro tassi, che ormai da un anno viaggiano ai minimi storici. Lo stesso mercato immobiliare americano, e non solo quello, viene mantenuto alto, anche con qualche nuova variazione di prezzo all’insù, senza una correlazione realistica con il rendimento prezzo/affitto o prezzo/reddito, dai bassi tassi di sconto. Tutto ciò in un quadro che la stampa chiama del G2, in cui i cinesi continuano a prestare soldi agli USA foraggiando così il loro deficit. Sono ormai 800 i miliardi di dollari prestati agli USA, cifra che ha permesso ai cinesi di annunciare anche quest’anno un incremento del loro PIL dell’8%, e che il numero dei loro miliardari è aumentatato da 101 a 130. Scenari di questo tipo possono prospettare diverse attese. Le banche centrali sono fortemente proccupate per la fragilità del sistema bancario mondiale.Le banche non hanno fatto molto negli ultimi tempi per incrementare i loro patrimoni, al massimo hanno pensato di aumentare i bonus dei loro managers. Un’altra aspettativa sarà che la risalita dei tassi, per arginare la speculazione mondiale, potrà essere più rapida anche se rinviata alla fine del prossimo anno.

0 commenti: