martedì 27 ottobre 2009

La crisi economica aiuta l’economia verde

In questi giorni in cui si scrutano con attenzione tutti i piccoli segnali di ripresa dell’economia in generale, buone notizie provengono dalla “green economy” e molti giornali dedicano ampli spazi agli sviluppi di questo settore. Diversi sono i campi in cui si ottengono risultati eccellenti, dalle raccolte differenziate dei rifiuti e degli imballaggi, al settore della produzione di energia cosiddetta alternativa. Nel primo campo la creazione attraverso una legge del CONAI (consorzio nazionale imballaggi) si è rivelata una scelta felice perché attraverso filiere, in cui è articolato il Consorzio si sono recuperate nel 2008 oltre 7.200 tonnellate di prodotti come carta, legno,plastica, vetro, ferro, alluminio, evitando di riempire altrettanto spazio nelle discariche. Altro materiale raccolto nelle “isole ecologiche” , che i comuni hanno dovuto allestire, come pile, batterie per auto, olii vegetali e minerali per diverse migliaia di tonnellate o litri non è finito nelle nostre falde acquifere o nei fiumi ad inquinare i nostri mari. D’altra parte nel settore delle energie alternative i sostanziosi incentivi previsti dal governo Prodi e poi riconfermati dal governo Berlusconi hanno anche aiutato molto le aziende produttici a svilupparsi.Il valore delle loro azione è aumentato, come è stato rilevato anche dall’indice Irex Althesys, tanto da attirare, per quelle quotate in borsa, l’attenzione di fondi d’investimento stranieri che hanno immesso capitali freschi con un ritorno investimento-utili del 12% all’anno. Nella produzione di energia in forte sviluppo si riscontra la crescita di parchi eolici e della posa di pannelli solari, con ampliamento della manodopera impiegata direttamente e nell’indotto, valutabile intorno alle 70.000 unità. La crescita si diffonde anche per la nuova sensibilità che si sta diffondendo sia nel pubblico che nel privato. Esempi da seguire sono quelli della Total, che sulla A1 nei pressi di Fiorenzuola ha reso autosufficiente, da un punto vista energetico, una stazione di servizio con la posa di pannelli solari e, ecologicamente alla avanguardia, con la posa di un asfalto capace di assorbire lo smog prodotto dal transito di automezzi. Tra i grandi sostenitori di questa necessità è doveroso segnalare il presidente degli USA Obama e l’impegno di molti uomini politici di governo che si sono impegnati a non far mancare appoggi e proposte concrete nel prossimo vertice di dicembre a Copenaghen.

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